Emergenza casa a Catania: convocata stamattina una conferenza stampa in Cgil

Questo il resoconto della conferenza stampa sulle politiche abitative convocata dal Sunia e dalla Cgil di Catania: circa il 65% per cento delle famiglie vive a Catania in una casa di proprietà e solo il 25% vive in una casa in locazione. Al dicembre 2011, la città si trova al quarto posto in Italia per numero di sfratti eseguiti, ma le famiglie in affitto, che sono quelle a reddito medio basso, o con un grande numero di componenti, pagano in media tra i 400 e gli 800 euro per una casa di circa 80 mq (considerata una media tra le zone e la tipologia di contratti sia a canone libero che concordato). Il resto della popolazione vive in alloggi di fortuna, in comodato o in case non dichiarate.

Conferenza stampa Sunia, Cgil
Conferenza stampa Sunia, Cgil

Il Sunia e la Cgil di Catania, alla presenza del segretario provinciale Giusi Milazzo e del segretario confederale Luisa Albanella, stamattina insieme in via Crociferi, hanno presentato in conferenza stampa il “Protocollo d’intesa sperimentale” da consegnare alla Prefettura. Un’ipotesi scritta di come potrebbe – e dovrebbe- essere un accordo tra Prefettura, Tribunale, Provincia, comune capoluogo e della provincia, sindacati degli inquilini e associazioni della proprietà edilizia.

“Chiediamo che in Prefettura venga aperto un tavolo apposito su questo tema –spiegano Milazzo ed Albanella- Il nostro Schema di protocollo poggia suI dati sugli sfratti per l’anno 2011 per la provincia di Catania che mostrano una realtà in grande sofferenza.La gran parte delle procedure esecutive riguarda casi di morosità del conduttore (89%) determinata in larga misura dalla perdita o diminuzione della capacità reddituale delle famiglie anche a seguito del perdurare della crisi economica e occupazionale; la tendenza per l’anno 2012 è in evidente crescita con una percentuale che sfiora il 30%. Ecco noi chiediamo che venga istituito uno speciale osservatorio dove ogni soggetto istituzionale,politico e sociale faccia la sua parte”.

Ma ecco gli altri dati divulgati oggi dai sindacati. L’affitto e la casa rappresentano una voce consistente nei bilanci delle famiglie e arriva facilmente nel nostro territorio ad assorbire anche il 40% del reddito familiare non solo in presenza di un unico percettore di reddito. Secondo le nostre stime circa il 60% delle famiglie in affitto rientra in questa fascia di grave sofferenza, la soglia di sostenibilità è fissata infatti al 30% come incidenza di una spesa sul reddito complessivo. A questo aggiungiamo il disagio di chi paga una rata di mutuo per l’acquisto della casa e che per mutamenti nella condizione lavorativa e reddituale non è più in grado di sostenere un esborso che in media è superiore del 20% alla spesa per l’affitto.

“Cresce in Italia ed anche a Catania il numero di persone e di famiglie che ha bisogno di una casa preferibilmente in affitto a canoni socialmente sopportabili . Sono i settori più deboli della società ma non solo. Cresce infatti il numero di coloro che rientrano nella fascia della povertà, in Sicilia una famiglia su tre , e di coloro che hanno difficoltà di accesso al credito. –sottolineano ancora Albanella e Milazzo- Precari, giovani coppie, immigrati, studenti, cassintegrati disoccupati un esercito che richiede che finalmente per soddisfare il diritto all’abitare si faccia qualcosa. Sempre più famiglie sono in situazioni di difficoltà e cercano soluzioni sempre più marginali. Anche nel nostro territorio l’emergenza è costituita dalla domanda di alloggi non solo di chi non ha casa ma di chi paga sempre con più difficoltà il canone d’affitto e la rata del mutuo ipotecario,segmenti della popolazione una volta estranei alla difficoltà del trovare una soluzione all’esigenza abitativa”.

Un ulteriore conferma del problema viene dai dati sugli sfratti recentemente resi noti dal Ministero degli Interni:

Dati 2011 sfratti:

SFRATTI EMESSI 1004 di cui 867 per morosità (559 a Catania 308 in Provincia)

RICHIESTA ESECUZIONE 2559

ESEGUITI 961

Agli sfratti emessi nell’anno oggetto di analisi si aggiungono le richieste di esecuzione per sfratti emessi negli anni precedenti per i quali l’esito è stato negativo per l’inquilino.

Gli sfratti eseguiti entro Dicembre del 2011 sono tra i dati più alti in Italia: Catania si attesta al 4° posto; Catania è tra le città con la percentuale più alta ( quasi l’87%) di sfratti per morosità su quelli emessi. Interessante la composizione del popolo dei morosi: il 32% sono gli incolpevoli, coloro che hanno perso il lavoro e quindi hanno avuto una sostanziale diminuzione del reddito; 36% sono gli anziani che con riescono con le pensioni percepite a fronteggiare i canoni attuali.

Nel 2012 gli sfratti sono in deciso aumento con un trend che secondo Il Sunia e la CGIl a Catania si attesta al 30%. Questo incremento è dovuto per il 50% dei casi alla morosità incolpevole : diminuzione o perdita del reddito a causa della perdita del posto di lavoro e per l’altro 5 0% all’aumento dei poveri spesso anziani anche pensionati e giovani precari , lavoratori in nero o inoccupati.

Altri dati su alloggi popolari e contributo all’affitto:

Domande per un alloggio popolare giacenti presso L’Ufficio Casa : 12.000

Alloggi popolari assegnati negli ultimi anni : 48

Alloggi popolari per i quali è prevista l’assegnazione nel prossimo anno: 72

Domande per il contributo all’affitto per il 2010 ( ultimo bando e contributo non ancora assegnato) 2900.