Catania-Ternana 3-1

L’eroe e Orazio “Renzo” Russo, a 5′ dal termine pone fine alla cappa di preoccupazione che gravava sul “Massimino” e da al Catania le proporzioni di un successo decisivo. Un eroe. Un eroe non molto grosso, non molto alto, non molto famoso. Ma per Catania e la sua gente e un eroe. A pieno merito. Perche Orazio detto Renzo ( chissa poi perche questo “secondo nome” ) nel Catania ci e cresciuto. Uno di virgulti di quella nidiata di campioncini dei primi anni ’90 che fece sperare nel miracolo di poter disporre di un settore giovanile all’avanguardia, finalmente! L’anno del ripasso di consegne al cavaliere, con Bianchetti in panca, con Cipriani e Pelosi all’attacco piu un giovanotto friulano proveniente da Udine, quel Pittana Willy che a Catania fu una meteora ma che talvolta t’incantava.
Renzo in panca, poi in campo, poi in gol al Cibali col Nola, poi a Ischia al 90′ ancora gol e vittoria. Roba da favola. Come la serata contro la Juve di Trapattoni in amichevole.
Una Juve opaca e stracca ma gia con Vialli, Baggio e Casiraghi, oltre al giovanissimo Del Piero. Uno a tre per i piemontesi, ma il gol del pari lo fa proprio lui. E si favoleggio dell’interessamento del Milan. Massimino lapidario: ” Io vi do Russo, voi mi date Massaro”. Non se ne fece nulla, gli eventi precipitarono. Russo fini al Lecce in A: tante presenze e una manciata di gol pesanti in Salento. Al Catania non era andata una lira. Per reiaverlo 3 anni dopo se lo fece prestare dal Lecce , si era in C2.
Sette anni dopo e ritornato, stavolta vuole esserci sempre. E lottare non piu a Nola o Altamura. Lui che di squadra e il numero uno, padre e fratello, tifoso e calciatore, furbo e gelido a volte, cuore forte quando esplode: i galloni di capitano ce li ha sotto la casacca, dalle parti del cuore.