Il TAR di Catania conferma:”Porte aperte”

Il TAR di Catania conferma:”Porte aperte”. E’ giunta in mattinata la sentenza definitiva del TAR etneo che annulla tutti i provvedimenti di giustizia sportiva a carico del Catania nel post-2 febbraio. Niente piu porte chiuse, gia a Modena lo stadio potrebbe essere riaperto ai tifosi rossazzurri. Potrebbe scattare altresi la nomina di un commissario “ad acta” con potere perentorio di far eseguire la sentenza. CATANIA- Dunque il TAR ha deliberato definitivamente in favore degli 82 abbonati che avevano promosso il ricorso giudato dai due avvocati Vitale e Grasso. Vi postiamo qui di seguito l’articolo apparso quest’oggi su “La Sicilia.it”:
giovedi 19 aprile 2007

Cibali, il Tar riapre le porte

CATANIA – Stadio riaperto ai tifosi del Catania. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale amministrativo regionale etneo che ha annullato la squalifica del Massimino disposta dai giudici sportivi dopo gli incidenti del 2 febbraio scorso. Il Tar ha inoltre disposto il rimborso del costo della parte non usufruita dell’abbonamento agli 82 tifosi che hanno presentato ricorso e condannato la Figc a pagare mille euro ciascuno, ai ricorrenti, come risarcimenti danni morali e materiali.

La quarta sezione del Tribunale amministrativo regionale di Catania, con la sentenza con cui riapre lo stadio ai tifosi etnei, ha anche annullato gli articoli 9 e 11 del regolamento della federazione italiana gioco calcio sulla responsabilita oggettiva, che diventano cosi non operativi. Lo ha reso noto il legale degli 82 abbonati ricorrenti, l’avvocato Vincenzo Vitale, spiegando che i giudici hanno ritenuto la norma anticostituzionale.

Gia nel decreto presidenziale il Tar di Catania aveva espresso perplessita sull’applicazione della responsabilita oggettiva, citando l’esempio dei giudici del Tribunale amministrativo di Parigi che, il 16 marzo scorso, hanno annullato la squalifica del campo di gioco del Paris Saint Germain perche e una norma che, a parere dei giudici, “viola il principio costituzionale della personalita della pena”.

“C’e un evidente contrasto”, aveva scritto nel decreto il presidente Biagio Campanella, nella squalifica del campo del Catania e “inderogabili principi dell’ordinamento consacrati in apposite norme di rango costituzionale”. Per il Tar di Catania, insomma, “il principio di responsabilita oggettiva si palesa, specie alla luce della rigida applicazione che ne viene praticata, come contrario ai principi dell’ordinamento giuridico vigente”.

La decisione della camera di consiglio della quarta sezione del Tribunale amministrativo regionale di Catania e stata deposita oggi in segreteria e resa nota dall’avvocato Vincenzo Vitale, che assiste gli 82 abbonati che hanno presentato ricorso. Il 4 aprile scorso, con un decreto presidenziale, lo stesso Tar etneo aveva annullato le decisioni dei tre gradi di giustizia sportiva che hanno disposto la squalifica del Massimino e imposto di giocare le partite interne a porte chiuse fino al 30 giugno prossimo in seguito agli scontri del 2 febbraio scorso, durante Catania-Palermo, culminati con la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti.

La decisione e stata impugnata dalla Figc davanti al Tar del Lazio, la cui terza sezione ter, in udienza collegiale, il 12 aprile scorso ha annullato il decreto presidenziale del Tribunale amministrativo regionale di Catania, richiamando nell’ordinanza la competenza territoriale a Roma per le vertenze che riguardano l’ordinamento sportivo. L’indomani si e svolta l’udienza camerale del Tar di Catania che oggi ha emesso la sentenza che entra subito in vigore.

19/04/2007
[ da “La Sicilia.it” ]