Whoman: mostra dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Catania

Whoman
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L’invito a fruire questa mostra è rivolto a tutti coloro che desiderano esplorare tematiche, problematiche e celebrazioni, incentrate sulla figura femminile nell’arte. Il corpo umano, in particolare quello femminile, ha da sempre svolto un ruolo importante nell’arte, è stato trattato come paesaggio o ritratto, o ancora come “contenitore” abitato da sogni e aspettative; ogni sua raffigurazione, che sia soggetto o oggetto di un atto creativo, restituisce una visione particolare allo spettatore. La cultura visiva del XIX secolo ha prodotto innumerevoli rappresentazioni femminili, che, trapassando il tempo, si sono trasformate in potentissimi elementi di definizione di ciò che significa essere donna. Quando, per la prima volta nella storia le donne, al pari degli uomini, furono in grado di rappresentare il loro modo di percepire l’esperienza, proprio mentre avveniva la grande rivoluzione sessuale, ne rimasero, inevitabilmente, influenzate anche le rappresentazioni visive. La femminilità è, almeno in parte, una questione di apparenza. La mostra è incentrata sull’indagine estetico-sociologica della figura femminile a cavallo tra ‘800 e ‘900, con particolare attenzione all’evoluzione iconografica di tale soggetto nel contesto mediatico contemporaneo. Il suo intento è quello di avviare, in maniera dinamica e dialettica, una ricognizione ragionata sulle analisi visivamente strutturate, che concernono il vasto panorama iconografico ereditato dal XIX, durante il quale si verificò una vera e propria evoluzione dell’essere umano, secondo un processo definito da percorsi tortuosi ed in molti casi anomici. “Whoman” è il risultato dei lavori artistici degli allievi dell’Accademia di Belle Arti di Catania, prodotti in seno ad un workshop “La frantumazione dell’immagine del corpo femminile nel XIX – La donna tra Purezza ed Erotismo”, tenuto dalla Dott.ssa Marilisa Yolanda Spironello, all’interno dell’offerta culturale del MED PHOTO FEST 2011. Attraverso l’utilizzo di supporti eterogenei e di tecniche diversificate, i giovani artisti si sono accostati a questa tematica, analizzandola ed indagandola da molteplici punti di vista, con diversi registri e ad ogni livello della cultura visiva: dai manifesti pubblicitari alle illustrazioni, dal mezzo fotografico all’installazione, passando per il video e la performance. In tale processo creativo, gli allievi, coordinati dalla Prof.ssa Ornella Fazzina – docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Catania – hanno assaporato il gusto della sfida e della ricerca legata alla rappresentazione della donna, prendendo coscienza che, anche nella contemporaneità del XXI secolo, l’Arte sembra essere il binario preferenziale da percorrere per potersi disintossicare ed emancipare da quella pressione mediatica che influenza in maniera così totalizzante ogni nostra visione.