Vittoria sotto il segno di “Zorro” Zeoli. Il Catania è a + 10

Il Catania riprende il passo svelto con un perentorio 3 – 0 al Canicattì. L’abito da rullo compressore sfoggiato in questa stagione è quello che veste meglio gli uomini di Ferraro, piacevolmente condannati a vincere. E senza appello. Questo successo porta anche la firma di Zorro Zeoli, catanese di adozione e allenatore in seconda, chiamato oggi a dirigere le operazioni in panchina per la squalifica di Ferraro.

La formazione di partenza presenta due novità, con Boccia al posto di Somma e De Luca titolare con Forchignone a disposizione. Partita soft nei primi 20 minuti con i rossazzurri che provano blandamente a trovare spazio tra le linee intasate del Canicattì. Al 21′ la fiammata: Sarao viene messo giù in area da Pettinato, fallo ineccepibile e calcio di rigore. Sul dischetto va Lodi che, però, centra il portiere con un tiro a mezza altezza. Occasione sprecata. Si riparte e i rossazzurri faticano a costruire trame offensive efficaci per bucare la difesa avversaria. Il Canicattì, quando può, riparte con ordine e al minuto 36 Manfrè dilapida una fortuna mandando fuori di testa un pallone proveniente dalla sinistra. Occasionissima non sfruttata che di lì a poco peserà sull’economia della gara. Il cronometro scandisce il 45′ quando De Luca, oggi un po’ sottotono, indirizza il pallone sulla traversa con una capocciata precisa, sul rimbalzo irrompe Rizzo che si limita ad appoggiare in rete a porta vuota. Partita sbloccata, si va negli spogliatoi.

Nel secondo tempo il Canicattì si presenta con l’intenzione di recuperare ma senza scoprirsi più di tanto. Strategia che produce decisamente poco, con il Catania ora meno frenetico e dal palleggio fluido e incisivo. Al 67′ i rossazzurri passano ancora: Jefferson, subentrato a Sarao qualche minuto prima, tocca il suo secondo pallone per gonfiare la rete su suggerimento dalla sinistra di Russotto (entrato al posto di De Luca). Si comprende subito che oggi è il Jefferson-day perché il brasiliano trasforma in oro qualsiasi situazione. Come al 73′, quando Rapisarda dalla destra gli regala una caramella solo da scartare: cross dolce in area e spizzata, con palla nell’angolo destro di Scuffia. È il 3 – 0, il conto è chiuso. La partita non ha più storia e il Catania si concede sostituzioni e fraseggi stilosi, sfiorando anche il quarto gol. Si torna negli spogliatoi tra gli applausi e gli osanna delle tribune.

Domenica prossima il calendario propone il big match, con i rossazzurri a casa del Lamezia Terme, la seconda forza del campionato ma staccata ora di 10 punti in classifica. Sarà la nuova opportunità per evidenziare con disincanto il nome di chi domina il campionato.