Teatro Stabile di Catania, i sindacati denunciano: “Dipendenti e precari a rischio”.

“Il colpo inferto al Teatro Stabile e ai suoi lavoratori è stato tremendo. Sono infatti a rischio occupazione sia lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (38) sia, soprattutto, i precari che operano senza particolari ed incisive tutele sociali (circa 57) e gli attori che da sempre vivono senza nessun altra tutela che il proprio lavoro (circa 100)”. Così si esprimono il segretario confederale della Cgil Giovanni Pistorio, il segretario della SLC Cgil Davide Foti e Antonio Giardinieri della Rsa.

Teatro Stabile di Catania
Teatro Stabile di Catania

I rappresentanti sindacali sottolineano inoltre in una nota congiunta che “in quasi tutta Italia sono stati in parte risparmiati dai tagli, i teatri e la cultura in genere. Ma al Teatro Stabile di Catania sono state drasticamente ridotte, da parte della Regione Sicilia, le risorse del 34% per l’anno in corso. E’ stata dunque ipotecata pesantemente la possibilità operativa del Teatro che, eppure, è finalizzata alla salvaguardia dell’identità sociale e culturale, e alla promozione del patrimonio artistico”.

“Nel corso della mobilitazione per il reintegro delle risorse al Teatro Stabile abbiamo più volte sottolineato che in tempi di crisi chi ci governa deve assumersi le proprie responsabilità e fare delle scelte. Ha forse scelto chi ci governava di poter fare a meno della cultura e della salvaguardia e diffusione del suo patrimonio? -proseguono Pistorio, Foti e Giardinieri- Ha forse deciso chi ci governava di poter fare a meno del turismo culturale in favore del mordi e fuggi e delle speculazioni predatorie che ne stanno alla base ? O si è semplicemente scelto di tagliare sulla “Cultura” alta per favorire l’erogazione discrezionale di contributi a pioggia in favore di una vasta platea di amichevoli partner?”

Secondo la Cgil di Catania, le recenti inchieste sui grandi eventi paiono dare anima e sostanza a qualche dubbio così come le recenti assegnazioni a pioggia di contributi per un importo complessivo di 1.600.000 euro, a favore della moltitudine, avvenuta nel bel mezzo della bagarre elettorale e mentre pubblicamente il governo regionale piangeva miseria con D.A. n.60 del 21/9/2012. “Il Teatro Stabile di Catania è tra i pochi nel meridione d’Italia a non essere solo una sala teatrale. All’interno vi operano tecnici specializzati nella realizzazione in laboratorio di scene, costumi ed allestimenti e presso il teatro opera una scuola di avviamento al teatro totalmente gratuita con corsi triennali. – sottolineano ancora i tre rappresentanti sindacali- Tutto questo rischia di essere compromesso a causa dei tagli indiscriminati che negli ultimi tempi sono stati inflitti a tale istituzione, le cui ragioni ed i cui torti subiti sono stati manifestati a gran voce, e con gran sostegno dell’opinione pubblica , presso tutte le sedi istituzionali competenti. A tal punto non si può che auspicare che il maestro Battiato neo assessore possa presto puntare al rapido reintegro della dotazione economica dell’ente e a favore di una adeguata salvaguardia delle attività”.