MIgranti al porto di Catania: sbarcati in 357, tensione resta alta

Sbarcano a Catania i migranti arrivati a bordo della nave Geo Barents. Le operazioni si sono concluse: sono state fatte sbarcare 357 persone, restano a bordo in 217. Lo riferisce Medici Senza Frontiere. Inizialmente sono scesi 56 migranti minori non accompagnati, 3 donne e 41 componenti nuclei familiari. Intanto continuano le manifestazioni per chiedere lo sbarco di tutti.

Secondo  Ansa, lo scontro è su chi non può scendere, come prevede il decreto del governo sui flussi migratori. Il livello di tensione è altissimo. Lo dice con fermezza il comandante della Humanity 1, Joachim Ebeling, spiegando che “ci è stato ordinato di lasciare il porto di Catania: “Ma io non posso, dobbiamo trovare una soluzione qui” perché “sarebbe contro le leggi andare via con i sopravvissuti, come mi ha spiegato il mio legale”. E presto il confronto potrebbe spostarsi in aule giudiziarie: “un pool di avvocati – annuncia Aboubakar Soumahoro, deputato della Camera di Verdi e Sinistra italiana – sta seguendo la posizione legale dei 35 profughi rimasti a bordo della nave Humanity.

Per Medici senza frontiere “un’operazione di soccorso si può considerare terminata solamente una volta che tutti i sopravvissuti sono stati fatti sbarcare in un luogo sicuro”. La ong contesta che “lo sbarco selettivo e parziale, come quello proposto dalle autorità italiane, non è da considerarsi legale secondo le convenzioni di diritto marittimo” e ricorda che “il governo dovrebbe prendere ogni misura necessaria per far sì che i sopravvissuti restino a bordo il minor tempo possibile, secondo quanto stabilito dalle Linee Guida sul Trattamento delle Persone Soccorse in Mare”.

 

Foto Pierpaolo Montalto