Lettera aperta al d.g. del Calcio Catania Pietro Lo Monaco

Egregio Direttore Lo Monaco,
mi trovo costretto a scriverLe questa lettera aperta per comunicare a Lei il mio disappunto per l’ennesimo atto inqualificabile di cui si è reso autore ed ai trentacinque lettori della stessa lo stato della comunicazione della società da Lei retta.
Mi sono recato nel pomeriggio del 2 di luglio alla presentazione di Nicolae Dica, nazionale romeno prelevato nei giorni scorsi dal Catania Calcio. Dopo essere entrato nella sala stampa del “Massimino” in cui stava tenendosi l’incontro con gli operatori della comunicazione ed avere salutato qualche collega, sono stato avvicinato da un addetto della sicurezza che ho saputo di lì a poco essere il figlio del responsabile del settore sig. Arturo Magni.
Il giovane mi comunicava che “papà” aveva intenzione di dirmi qualcosa. Non sono così ingenuo dal non avere capito in tempi sufficientemente rapidi cosa stava per accadere. L’imbarazzato Arturo Magni mi ha riferito, con educazione ma con l’evidente rossore che questo genere di azioni possono provocare, che la mia presenza non era gradita per Suo espresso (e naturalmente insindacabile) volere. Stretta la mano al sig. Magni ho naturalmente lasciato lo stabile.
Mi duole constatare, caro Direttore che il Suo comportamento nei confronti di quei giornalisti che non vogliono limitarsi a girare le veline della società continui ad essere lontano da qualsivoglia minimale regola se non altro di buon senso.
Penso che da questo punto di vista Lei, ottimo dirigente sportivo, sia estremamente carente. Ma, dopotutto a 54 anni, non è facile mutare anzi il trascorrere del tempo probabilmente accresce certi aspetti deteriori del carattere. Posso però assicurarLe che 33 anni (la mia età) sono ancora troppo pochi per proferire un inglorioso “Obbedisco”.
Ecco perché il mio comportamento non si modificherà neanche di una virgola: mi sforzerò di mantenere equidistanza ed obiettività nei confronti della materia di cui (indegnamente) mi occupo, manifesterò laddove mi verrà consentito e quando a mio giudizio sarà meritato il mio favore per l’azione di società e squadra e non mi periterò di sollevare talune critiche quando le stesse saranno giustificate dall’andamento del campionato di A che, sopratutto per Sue capacità, il Catania disputa per il terzo anno consecutivo.
Questo è semplicemente il dovere di chi nella professione di giornalista vuole mantenere deontologia e correttezza, senza alcun tipo di preclusione e senza sconti verso alcuno

Ieri è stato presentato Nicolae Dica : auspico sentitamente che la Sua azione non si ispiri ai tirannici trascorsi storici della nazione dell’atleta in questione: la libertà di pensiero, esimio Direttore, è l’unica cosa per la quale scenderebbe in piazza anche un “aspirante fenomeno”.

Con osservanza

Luca Allegra