Infermieri precari e Cni-Fsi Sicilia protestano sotto l’Assessorato regionale alla Salute di Palermo

Palermo 12 marzo 2014 – Il Cni-Fsi Sicilia, coordinamento nazionale infermieri aderente alla Federazione Sindacati Indipendenti è stato invitato dall’Assemblea degli Infermieri precari e disoccupati a partecipare alla manifestazione di due giorni sotto l’Assessorato regionale alla Salute di Palermo. La protesta è cominciata oggi 12 marzo e proseguirà anche domani e il Cni-Fsi continuerà a sostenere i colleghi precari, licenziati e disoccupati formulando un appello alla giunta regionale a al Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta: la necessità di assumere urgentemente Infermieri in Sicilia.

protesta infermieri precari palermo

“Abbiamo provato con tutti i mezzi e i numeri la cronica carenza infermieristica negli ospedali siciliani  – dichiara Calogero Coniglio, segretario regionale di coordinamento del CNI-FSI e delegato regionale FSI Sicilia – portando per mesi l’elenco di tutte le problematiche infermieristiche che vivono ogni giorno gli Infermieri riconducibili ai vuoti di organico. Abbiamo portato sul tavolo i 31 ricorsi depositati da questo sindacato in tribunale per la stabilizzazione, le segnalazioni dei cittadini, le denunce alle nove Procure siciliane sulle aggressioni agli Infermieri perché siamo pochi. I tempi di attesa si allungano e l’utenza ormai ostile ci aggredisce”.

Gli Infermieri precari e disoccupati, oggi in protesta, hanno chiesto di essere ascoltati. “Siamo stati ricevuti dal Direttore Generale dell’Assessorato regionale alla Salute Salvatore Sammartano. Abbiamo chiesto risposte e certezze – continua Coniglio – Sammartano ci ha prospettato, prima di poter arrivare ad un possibile concorso con una percentuale di riserva per i precari, l’iter normativo che prevede prima la rideterminazione della rete ospedaliera e territoriale entro giugno 2014, poi le dotazioni organiche e successivamente l’eliminazione degli esuberi. Tempi troppo lunghi e incerti, l’Assessorato non ha preso un impegno, non ci stiamo, burocrazia eccessiva, la lotta continuerà”.