Gravina di Catania: cerimonia per la svelata della Stele in onore dell’Arma dei Carabinieri

“L’Arma dei Carabinieri ed i suoi simboli sono molto radicati nella mente di tutti gli Italiani, diventando sinonimo di legalità e sicurezza. Abbiamo voluto imprimere nella roccia il simbolo della fiamma in cima alla Stele per trasmettere a tutta la Comunità di Gravina, la presenza del Carabiniere, sempre al servizio delle persone”.

Rosalba Corsaro Lotito, sindaco Rapisarda, gen .Amato, proc. Patanè, col. La Gala
Rosalba Corsaro Lotito, sindaco Rapisarda, gen .Amato, proc. Patanè, col. La Gala

Così il sindaco di Gravina di Catania Domenico Rapisarda in occasione della svelata di una Stele, al Parco Borsellino in via Roma, in onore dell’Arma dei Carabinieri e di un Cippo commemorativo in ricordo del Vice Brigadiere Massimiliano Lotito, caduto nel maggio 2003, insieme ai Mar. AsUPS Alessandro Trovato e Enrico Mincone, nel corso di una perlustrazione aerea. “Vogliamo ricordarlo con questo Cippo in Sua memoria – ha aggiunto il primo cittadino – che, simbolicamente, è una parte che si è staccata dalla Stele madre e unitamente a tutti i Caduti dell’Arma, rappresenta la testimonianza più alta dei valori e della dedizione al dovere nell’espletamento del loro Servizio”. Alla manifestazione erano presenti la moglie del Vice Brigadiere Lotito, signora Rosalba Corsaro, e il figlio Vittorio, insieme a numerose autorità civili, religiose e militari locali, provinciali e regionali. “Il parco è luogo di ristoro dell’anima e dello spirito – ha detto nel suo intervento il Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia” Gen. D. Riccardo Amato – ma anche di riflessione e di custodia di ricordi importanti. Ringrazio l’Amministrazione comunale di Gravina di Catania per aver voluto porre la Stele e il Cippo, in questo luogo intitolato al giudice Paolo Borsellino, a simbolo dei valori dell’Arma e in ricordo di Massimiliano Lotito”. Hanno presenziato alla manifestazione, tra gli altri, il Sostituto procuratore generale Michelangelo Patanè, il comandante provinciale dei carabinieri di Catania, colonnello Giuseppe La Gala, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Gravina di Catania cap. Guido Terenzi, il parroco di Gravina di Catania Domenico Cosentino, che ha benedetto la Stele, i sindaci di San Gregorio di Catania, Remo Palermo, e di Valverde Angelo Spina, rappresentanze dell’Aeronautica, dell’Esercito e della Guardia di Finanza e rappresentanti delle sedi di Comuni etnei delle Associazioni Nazionale Carabinieri. Tra i numerosi cittadini intervenuti anche Dina Majorana, la mamma del Carabiniere scelto Horatio Majorana caduto nella strage di Nassiryia del novembre 2003.