Cessione Catania, avv.Abramo: «Due manifestazioni di interesse, nessuna trattativa»

Conferenza a sorpresa o quasi. Nota già da qualche giorno la volontà del direttore generale del Catania, Pippo Bonanno, di fare il punto su questioni tecniche ed amministrative. A sorpresa, invece, la presenza in conferenza stampa dell’avvocato Abramo, titolare dello studio legale incaricato dalla proprietà di seguire le trattative per la cessione del pacchetto azionario.

Avvocato Abramo, possiamo fare il punto sulle trattative per la cessione del Catania?

«Al momento non esiste nessuna trattativa. A partire dal mese di settembre, infatti, sono arrivate solo due manifestazioni di interesse: quella del gruppo che fa riferimento all’advisor Massimo Biondi e quella del gruppo Villar. Nel primo caso la trattativa non è mai partita perchè il gruppo dell’advisor Biondi era interessato solo all’acquisizione del titolo sportivo e del brand. In questo caso è del 21 ottobre l’ultimo contatto con rappresentati di questo gruppo».

La trattativa con il gruppo Villar, invece, perchè si è arenata?

«Anche in questo caso non è mai partita una vera trattativa. Si tratti solo di una manifestazione di interesse presentata dal gruppo Villar, manifestazione che comprende anche l’acquisto di Torre del grifo. In particolare l’advisor del gruppo, Federico Balzano, mi ha trasmesso una manifestazione di interesse che aveva ad oggetto il pacchetto azionario del Calcio Catania. Come atto doveroso ho richiesto delle credenziali bancarie che sono pervenute in una “confermation letter” che conteneva dei numeri a nove zeri. A questo punto la proprietà ha chiesto delle conferme alle banche di riferimento. Conferme che non sono mai arrivate. In questo senso, però, non chiudiamo la porta a una possibile trattativa con il gruppo Villar. Se esiste l’interesse all’acquisto del Catania vogliamo ricevere le credenziali adeguate e un versamento in denaro, dato che stiamo parlando di un gruppo straniero».

C’è una scadenza entro cui il Catania non è ancora in vendita?

Abramo:«Non ci sono ripensamenti in questo senso. Il tempo è correlato alla serietà dell’interlocutore, a garanzia della città».

Dopo le precisazioni dell’avvocato Abramo, parola al direttore generale Bonanno.

Direttore partiamo da una conferma. Il Catania è ancora in vendita?

« Il Catania è ancora in vendita. In base alle parole dell’avvocato si comprende perfettamente che il Catania è ancora in vendita».

Questione economica. Come sta il Catania?

«Economicamente il Catania non ha problemi. Siamo in una normale amministrazione che parte da luglio, quando è stato azzerato un monte ingaggi improponibile. Adesso la situazione è tranquilla, nel contesto in cui esistono ancora delle difficoltà che fanno parte del gioco».

Esiste una difficoltà a pagare gli stipendi?

«Da un paio d’anni tutte le società sono obbligate a pagare entro un certo termine. Le società di Lega Pro aspettano questo termine. A fine dicembre saranno versati gli stipendi di settembre e ottobre. I nostri calciatori sono consapevoli che gli stipendi verranno pagati al termine delle scadenze».

State già lavorando sul mercato?

«Come già accaduto in estate la proprietà non ha negato nulla, quindi se ci sarà qualcosa da fare, la faremo. Credo che chiuderemo due o tre colpi».

Un’altra questione urgente riguarda alcuni giocatori che potrebbero rientrare dai prestiti.

«Il riferimento è a Leto, Monzon e Rolin. Andiamo per ordine: Monzon dovrebbe rientrare a Catania, ma ha qualche possibilità in Sudamerica. Per Leto dovremmo trovare una soluzione, mentre per Rolin se ne parla a giugno».

A bocce ferme che idea si è fatto sul processo sportivo che ha coinvolto il Catania?

«Non è stato detto tutto sulla vicenda del Catania. Contro di noi una persecuzione,perchè poi riscontri non ne esistono. Non ho visto giocatori indagati, non ho visto società coinvolte. Il Catania però gioca in C».