Catania: operazione anti estorsione

Angiolucci
Angiolucci

Il 27 febbraio 2013, la Squadra Mobile su delega della Procura Distrettuale della Repubblica, ha dato esecuzione ad un’o.c.c.c., emessa in data 19 febbraio 2013 dal G.I.P. presso il Tribunale di Catania, nei confronti di: Garozzo Giuseppe, inteso “Pippu ‘u maritatu”, pregiudicato, già detenuto; Carmeci Francesco, inteso ”Franco Pacchianella” o “Aquila”, pregiudicato, già detenuto e Gurreri Giovanni, inteso ”Giovanni Zorro” o “Testa rossa”, pregiudicato, già detenuto. Ritenuti responsabili di concorso in estorsione continuata ed aggravata dall’art. 7 della Legge 203/91, in pregiudizio del noto esercizio di “Ottica” Angiolucci. La misura cautelare trae origine dalla continuazione delle indagini di tipo tecnico, coordinate dalla D.D.A. di Catania, che avevano già condotto in data 8 maggio 2012 all’esecuzione di decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso il 7.5.2012, nei confronti di 20 affiliati all’organizzazione dei Cursoti, gravemente indiziati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti detenzione e porto illegale di armi clandestine e da guerra, ricettazione ed altri reati. In particolare, gli esiti delle intercettazioni condotte in ambiente carcerario ed i colloqui dei tre destinatari dell’odierna misura cautelare con i familiari hanno evidenziato che i titolari del predetto esercizio commerciale versavano mensilmente al gruppo capeggiato da Garozzo Giuseppe la somma di 2.000,00 euro a titolo di tangente estorsiva. Sulla scorta di ulteriori acquisizioni investigative della Squadra Mobile, la Procura Distrettuale della Repubblica, nella giornata del 28 febbraio, ha emesso decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di: Zuccaro Salvatore, Rapisarda Agata Rosaria, Rapisarda Manuel. Tutti gravemente indiziati del reato di estorsione continuata in pregiudizio della stessa ditta con l’aggravante di cui all’art. 7 della Legge 203/91, avendo agito avvalendosi delle condizioni di assoggettamento ed omertà derivanti dall’appartenenza all’organizzazione mafiosa dei Cursoti. Si ritiene che, nell’anno 2005, Rapisarda Gaetano, noto esponente dell’organizzazione dei Cursoti, deceduto in carcere nel luglio del 2008, avrebbe imposto ai titolari della citata azienda il pagamento della somma mensile di 2.000,00 €, nonché l’assunzione del genero Zuccaro Salvatore, coniugato con la figlia Rapisarda Agata Rosaria. Successivamente al decesso di Rapisarda Gaetano, i titolari avrebbero continuato a pagare la tangente a Zuccaro e sarebbero stati costretti, per imposizione di quest’ultimo, ad assumere anche Rapisarda Manuel, figlio di Gaetano. In data 2 marzo 2013 il Giudice per le indagini preliminari ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere per Zuccaro Salvatore e Rapisarda Manuel e di arresti domiciliari per Rapisarda Agata, per la cura di un figlio minore.