Approda a Catania il “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”

Tenaci, creative, pronte ad affrontare le avversità con tutti gli strumenti possibili. Le donne imprenditrici ce la mettono tutta per arginare la crisi e quelle catanesi hanno dalla loro parte i numeri che lo testimoniano: il capoluogo etneo è infatti il quarto centro nella classifica italiana per crescita di imprenditorialità rosa con un +1,23%, dopo città come Firenze, Ragusa e Roma.

Giro d'Italia delle donne che fanno impresa
Giro d’Italia delle donne che fanno impresa

La graduatoria stilata in base alle variazioni percentuali dello stock nel periodo tra il 30 settembre 2011 e il 30 settembre 2012, è stata presentata stamattina nel corso del “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, la manifestazione itinerante ideata e promossa da Unioncamere, giunta oramai alla sua quinta edizione, in collaborazione con le Camere di commercio e i Comitati per la promozione dell’imprenditoria femminile. Nove appuntamenti in giro per l’Italia (le città coinvolte, oltre Catania, sono state Imperia, Catanzaro, Chieti, Belluno, Rimini, Pescara, Taranto, Ancona) per riflettere sul contributo che le donne possono dare allo sviluppo economico, sociale e culturale del Paese attraverso la creazione di nuova imprenditorialità. Tappa dopo tappa, un viaggio per ascoltare le esigenze e individuare le opportunità, accedere ad agevolazioni e servizi e lanciare idee e progetti per favorire la ripresa delle economie locali.

“Il quinto giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, è approdato oggi a Catania nel salone della Camera (Palazzo della Borsa) con la partecipazione degli studenti del V° anno dei tre istituti scolastici “Marconi”, “Cannizzaro” e “Wojtyla” (l’accoppiata donne imprenditrici e studenti era stata proposta anche a Imperia, prima tappa del “Giro”) , che hanno aderito al progetto “Aziende e scuola insieme per lo sviluppo della cultura di impresa “. Stamattina i circa 150 giovanissimi hanno assistito alla prima lezione sul fare e a questa ne seguiranno almeno altre quattro nei rispettivi istituti. Al termine del ciclo gli studenti presenteranno dei veri e proprio mini progetti imprenditoriali che saranno sottoposti alla Camera di Commercio per un concorso ed una successiva premiazione destinata alle tre migliori proposte. A presentare il “Giro” oggi c’erano il segretario generale della Camera Alfio Pagliaro e il commissario Fausto Piazza, la presidente del CIF di Catania Raffaella Mandarano, con Monica Onori di Retecamere, Gabriella Vicino ed Elisa Manganaro imprenditrice del CIF , e Rosario Faraci, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese.

“In un momento storico dove il posto fisso è una chimera, un progetto che vede cooperare donne imprenditrici e scuole simboleggia ciò che diciamo da tempo: il rilancio del territorio passa anche dalle buone prassi, dal saper fare, dalla formazione. L’impresa non è solo “far soldi” ma essere capaci di redistribuire lavoro e ricchezza nel luogo dove si opera e si cresce”, sottolinea il segretario generale Pagliaro. Gli fanno eco Gabriella Vicino e Raffaella Mandarano del Comitato imprenditorialità femminile: “Puntare su formazione e informazione: è questa la ricetta che vogliamo. Stiamo già programmando azioni simili per il 2013” .Per Monica Onori: “L’impresa femminile riesce a contenere la crisi. Lo dimostrano i dati italiani e lo dimostrano i settori in cui le donne sono presenti”. Su questo tema si esprimono meglio i numeri calcolati sull’intero fronte nazionale: ad essere preferiti della donne sono i servizi di alloggio e ristorazione (+2877), le altre attività dei servizi (+1081), le attività immobiliari (+738), le costruzioni (+711) i settori con i saldi per le imprese femminili più’ significativi. Nel commercio (-2.587 unità) e nelle attività manifatturiere (-1.521), invece, si concentrano le riduzioni più apprezzabili della base imprenditoriale rosa. Le forme giuridiche collettive sono quelle che contribuiscono maggiormente alla tenuta dello stock, laddove le imprese individuali – le più semplici e più numerose in assoluto – mostrano un lieve cedimento (-3.697 unità, pari ad una riduzione dello 0,43% nel periodo considerato). In particolare, le società di capitale (+5.394 il saldo dei dodici mesi, pari ad una crescita del 2,56%) si confermano lo strumento più attrattivo per le donne che scelgono di fare impresa.