A Nicolosi, la seconda conferenza “Alfred Rittmann” dell’INGV

Dal 12 al 14 dicembre 2012 si svolgerà a Nicolosi (Catania), presso il Centro Congressi in via Monti Rossi, la Seconda Conferenza “Alfred Rittmann” organizzata dall’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e dall’Associazione Nazionale di Vulcanologia, in collaborazione con il Comune di Nicolosi. A questo convegno parteciperanno oltre 150 ricercatori provenienti da tutta Italia, per confrontarsi sui recenti sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio dei vulcani non solo italiani.

Alfred Rittmann
Alfred Rittmann

“La Conferenza Rittmann si conferma – dichiara il Prof. Stefano Gresta, Presidente dell’INGV l’appuntamento principe della comunità vulcanologica italiana, rilanciando nello spirito e negli intenti la vecchia tradizione del convegno annuale del Gruppo Nazionale per la Vulcanologia. I sempre maggiori sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio hanno permesso ai nostri ricercatori di rafforzare la posizione di leadership a livello mondiale che i vulcanologi italiani detengono da tempo. E’ un fatto estremamente positivo che molte delle presentazioni rappresentano i risultati ottenuti da giovani ricercatori; molti dei quali, purtroppo, a tempo determinato.”

“La Conferenza Rittmann – sottolinea Domenico Patanè Direttore dell’Osservatorio Etneo della Sezione di Catania dell’INGV – segue la prima edizione del Giugno 2009, che vide grande partecipazione di ricercatori e appassionati (ca. 350 partecipanti), a cui seguirono nel 2010-2011 scuole e incontri dedicati ai giovani ricercatori. Questa Conferenza, che sostituisce gli incontri promossi dal Gruppo Nazionale di Vulcanologia fino al 2004, rappresenta per l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e per i colleghi universitari e degli altri Enti di ricerca, l’appuntamento per vulcanologi, geofisici, sismologi e geochimici italiani di dibattere anche su tematiche riguardanti la prevenzione e la pericolosità vulcanica in Italia, uno dei primi paesi al mondo per numero di abitanti esposti a rischio vulcanico insieme all’Islanda”.

Il Comune di Nicolosi è ben lieto di accogliere il grande meeting scientifico. Il Sindaco Nino Borzì:“ l’incontro tra esperti si configura oramai come un appuntamento scientifico rappresentante un momento di pregio dell’attività culturale di quest’amministrazione che la ospita e che collabora attivamente con l’INGV che la organizza. Ci compiacciamo, continua il Sindaco, che il Convegno, grazie alla partecipazione qualificata di vulcanologi e di giovani ricercatori della disciplina della Vulcanologia, proietta la nostra Comunità in una vetrina internazionale, grazie ai media che coprono l’’evento”. “Nell’augurare il massimo successo, dice il Sindaco, salutiamo con grande cordialità i partecipanti, i giovani ricercatori e quanti vengono per la prima volta a Nicolosi auspicando che questo soggiorno nel ns. Comune a possa rimanere nella loro memoria come una esperienza da ricordare, nel nome dell’amicizia e dell’ospitalità”.

Nell’ambito della Conferenza saranno assegnati due riconoscimenti; la “Medaglia fratelli Gemmellaro” verrà consegnata al Prof. Franco Barberi, vulcanologo di fama internazionale, che ha dedicato la vita allo studio dei più importanti vulcani nel mondo e alla mitigazione del rischio connesso alla loro attività. Invece, la “Medaglia A. Rittmann”, offerta dal Comune di Nicolosi, verrà assegnata ad un giovane ricercatore/ricercatrice che si sia particolarmente distinto per la propria attività. Alla medaglia sarà associato un premio del valore di 3000 euro, offerto dall’INGV, per partecipare ad attività congressuali e stage di perfezionamento.

Per maggiori informazioni visita il sito: http://www.ct.ingv.it/rittmann2012/

Alfred Rittmann è il più grande vulcanologo del XX secolo: nato a Basilea nel 1893, laureato in petrografia all’Università di Ginevra nel 1924, si mise in viaggio per visitare le scuole mineralogiche e petrografiche più famose del mondo. Rittmann riteneva che tutti i depositi di tufo giallo affioranti dai Campi Flegrei e nella città di Napoli fossero il risultato di differenti eruzioni. Nel 1926 iniziò le sue ricerche sul vulcanismo dell’area napoletana, occupandosi prevalentemente di Ischia. All’Osservatorio dell’isola è possibile ammirare la stele a lui dedicata. Nel 1928 scoprì l’autentica natura geologica dell’isola d’Ischia. Svolse un’intensa attività didattica e di ricerca in Italia dove, nel 1958, fu incaricato della direzione dell’Istituto di vulcanologia dell’Università di Catania e nel 1967 diventò direttore dell’Istituto Internazionale di Vulcanologia, fondato a Catania dal Consiglio Nazionale delle
Ricerche e dall’UNESCO, che dal 1999 diventerà la sezione di Catania dell’INGV