Siete in buone mani

Con le mani sbucci le cipolle… diceva Zucchero. Mani in pasta, mani bucate, mani pulite, mani tese, mani sul fuoco, mani da battere o da baciare. Mani, insomma. Che siate destrorsi, mancini o ambidestri, difficilmente potreste fare a meno delle mani.

Anche perche hanno assunto nel nostro immaginario e nel linguaggio una serie pressoche infinita di significati e di modi di dire.

Dalle mani pulite di Ponzio Pilato a quelle di Di Pietro, per ricordare una vicenda giudiziaria e per scoprire che, dopo ad una scelta difficile, lavarsi le mani e psicologicamente utile a rimuovere sensi di colpe e necessita di giustificazioni.

O la mano usata nella simbologia cristiana per indicare la potenza divina, il galateo della stretta di mano e la personalita di chi ci porge la mano, la mano sudaticcia e quella fredda, la mano bionica che sente il tatto, la mano nera di primi anni del 900, la mano morta in autobus o nei luoghi affollati, la rapina a mano armata, il gesto di rispetto del baciare la mano, e quel capolavoro di Tim Burton che e “Edward mani di forbice”.

Le linee della mano delle chiromanti e le regole per non battere le mani fuori tempo, le mani che certe volte ci mangiamo e quelle delle nostre madri: di fata.

Grazie al vostro preziosissimo supporto e alla musica, anche questo martedi abbiamo esplorato i mille ambiti di una parola.

Ci ritroviamo martedi prossimo, e ricordate: siete sempre in buone mani!

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