Omicidio Falcidia: conferenza in Procura

Nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina nei locali della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, il procuratore aggiunto Renato Papa ha ricostruito le modalità di indagine che hanno consentito, dopo 14 anni, di individuare l’omicida della professoressa Antonella Falcidia. Delitto per il quale è stato arrestato il marito della vittima, dott. Vincenzo Morici.
“La vittima – ha sottolineato tra l’altro Papa rievocando la scena del delitto- aveva subito diverse lesioni che avevano prodotto un grande dissanguamento ma ancora era in vita. L’assassino, accortosi di questo, ha posto fine alla sua vita con un intervento che potremmo dire chirurgico; con una precisa ed esatta recisione della carotide, ormai in gran parte priva di sangue”.
“La ricostruzione che noi facciamo della vicenda -ha aggiunto poi- si fonda su tanti elementi, ma uno è di particolare importanza: quello della individuazione della scritta del nome dell’assassino, tracciato col sangue dalla vittima”.
“La valutazione delle dichiarazioni che il dottore Morici ha reso come parte offesa -ha concluso Papa- ci porta al convincimento che tutte le sue affermazioni sono contrarie alla verità; in particolare c’è stato un testimone, per noi centrale, che ha riferito sull’orario di partenza del dottor Morici dal bivio di Agira (il luogo da cui si lasciavano il sabato sera i due colleghi dopo aver svolto l’attività professionale). Questo tempo è andato indietro di 20 minuti ed ha confermato la compatibilità del tempo utile per percorrere quel determinato tragitto”.