Nicola Ayroldi per Catania-Bologna

L’arbitro molfettese ha un record: vanta il maggior numero di precedenti con il Catania, sono ben 19 distribuiti in un arco di tempo assai vasto. Il piu antico risale all’inizio dell’autunno del 1994 quando il Catania militava ancora nel CAMPIONATO NAZIONALE DILETTANTI che poi avrebbe vinto trionfalmente. I piu recenti invece… …nella passata stagione: Roma-Catania 1-0 e Catania-Milan 1-1 di coppa Italia e Cagliari-Catania 1-1 di campionato.
Sembra quasi un destino eppure in questi 14 anni di rinascita rossazzurra nei quali si e passati dall’ingiustizia della radiazione fino alla serie A, Ayroldi e il Catania hanno viaggiato insieme e insieme sono diventati “grandi” salendo i gradini della scala del calcio.
Quel sabato pomeriggio 13 maggio 1995 a Gangi c’era proprio lui ad arbitrare Gangi-Catania 0-3, partita che sanci la vittoria di quel CND combattuto fino all’ultimo contro il tenace Milazzo. Dopo 12 lunghe stagioni di amarezze e delusioni finalmente il Catania tornava a vincere un campionato rientrando subito tra i professioniti e lanciando un segnale fragoroso ai massimi organismi del calcio che avevano sperato di cancellare il glorioso sodalizio etneo con il suo presidente Massimino che mostrava gia i segni dei malanni che lo accompagnarono nei suoi ultimi anni di vita.
Come dimenticare quel pomeriggio di maggio di meta anni ’90? Chi vi scrive ha ancora i brividi nel rammentare la settimana che precedette l’ultimo turno prima di quell’epico salto in C/2. Il Catania aveva chiesto di giocare in campo neutro per le oggettive limitazioni del piccolo stadio “Francesco Raimondi” di Gangi. E invece quella richiesta fu fatta passare per soperchieria, per una mossa sleale tendente a rendere tutto piu facile alla squadra di Busetta. Tuonarono che spostare la sede sarebbe stata una bricconata da galera. Qualcuno consiglio: “Tanto di fronte la tribuna dello stadio di Gangi c’e una collinetta che puo servire da tribuna aggiunta, i tifosi del Catania potranno trovar posto li”.
Per Gangi parti una carovana variopinta di gente che ci teneva a dire che Gangi o Roma non faceva differenza, la fede non si soppesa in base alla categoria. La tribunetta scoppiava di tifosi e di bandiere rossazzurre. Che tensione. Il primo tempo fini 0-0 su quel campo color cenere, sotto un cielo senza sole, abbarbicati sulle Madonie con le riprese televisive fatte di lato e ad altezza d’uomo. Con radioline e i primi improvvisati cellulari a caccia di notizie provenienti dal “Grotta di Polifemo” di Milazzo.
Poi nella ripresa il boato al gol di Massimo Drago, le reti di Mosca e di Ardizzone…0-3…quegli ultimi interminabili minuti prima del fischio di chiusura arrampicati sulla recinzione con i lacrimoni che gia annebbiavano la vista…
Negli spogliatoi si stappa lo “sciampagni” in una festa improvvisata: Franco Mazza, Massimino e il compianto Vincenzino Del Vecchio in lacrime. Vere. Il radiocronista del Catania, l’eterno Angelo Patane, dice sibillino: “Questa promozione del Catania in C/2 ci auguriamo che sia di buon auspicio per l’arbitro Ayroldi e per la sua carriera…”.
E’ stato proprio cosi…