Catania: il sindaco Scapagnini sullo sciopero di stamane
«Lo sciopero di oggi, pur dando la netta impressione di un’operazione strumentale, di parte e dunque poco obiettiva, può anche rappresentare uno sprone generale per tutti i livelli di amministrazione oltre che indurre a intensificare sempre di più la concertazione reale.
L’amministrazione comunale e quella provinciale si sono impegnate al massimo nella realizzazione di una serie di infrastrutture che hanno radicalmente modificato il volto di Catania e della sua area metropolitana. Numerosissimi interventi che, oltre a garantire una migliore organizzazione generale del territorio secondo i migliori criteri di sviluppo e di crescita del territori, hanno di fatto contribuito ad innalzare il livello occupazionale con l’apertura di centinaia di cantieri con relativo indotto ed a portare la media del Pil locale (21,5) all’altezza di quella europea. Oltre a tutto questo, attraverso il Piano Strategico, che ci sta impegnando da alcuni mesi in un lavoro molto approfondito di analisi, di consultazione, e di progettualità, abbiamo messo in moto un meccanismo virtuoso al fine di accedere a importanti flussi di finanziamento dell’Unione europea.
L’unica cosa che, bisogna riconoscere deve essere migliorata, estesa e ampliata è il livello della comunicazione, onde evitare che si possano verificare fenomeni di mancata informazione su fatti importanti che devono essere invece conosciuti per offrire ognuno i suoi suggerimenti. Comunicazione che deve adesso essere calibrata su progetti di alto profilo e quindi “viaggiare” su coordinate più elevate. Una carenza che verrà presto colmata grazie ad azioni che vedono il loro completamento proprio in questi giorni.
Ma, in ogni caso, il progetto dello sviluppo di Catania, che passa principalmente attraverso il redigendo nuovo Piano Regolatore Generale (integrato con tutta la realtà dell’hinterland), deve assolutamente avvenire anche con la partecipazione e la mediazione delle forze sociali e imprenditoriali, malgrado i differenti possibili colori politici, una reale comunicazione di programmazione e di operatività tra governo centrale, Regione, Provincia e Comune. Anche se, purtroppo, continuiamo a registrare una forte disattenzione da parte del Governo Nazionale nei confronti delle nostre peculiari problematiche.
Nello spirito della massima collaborazione e del più ampio coinvolgimento abbiamo già provveduto, prima di passare alla parte operativa del Piano stesso, ad inviare a tutte le forze sociali, imprenditoriali e del terzo settore una serie di questionari preparatori, ricevendo oltre seicento risposte propositive. In questo spirito, al di là delle colorazioni politiche ed alle appartenenze partitiche e ideologiche alle quali si legano le peggiori strumentalizzazioni, ci dichiariamo disponibili ad esaminare al tavolo della concertazione le varie tematiche di sviluppo ma sempre seguendo i principi della chiarezza, dell’obiettività e della priorità dell’interesse collettivo di Catania e dei suoi cittadini».