Catania-Torino

Non è più il vecchio Toro di Libonatti e Baloncieri( quello del 1928 per intenderci ).
Ma neanche quello di Manlio Bacigalupo-Ballarin-Maroso…( IL GRANDE TORINO che perì a Superga ) la cui leggendaria formazione veniva snocciolata con paura dagli avversari.
Il Torino della coppia Orfeo Pianelli presidente-Gigi Radice allenatore seppe tornare grande vincendo il titolo ’75/76.
Un Toro-cuore con Graziani, Pulici, Claudio Sala, Caporale.
Squadra mitica e indimenticabile anche quella.
L’anno dopo, stagione ’76/77, la squadra granata fallì il meritatissimo bis-scudetto. Vinse l’odiata Juve del primo Trap.
Fu un testa a testa di quelli infiniti, epici: 51 punti su 60 per i bianconeri, 50 Torino.
Radice e i suoi pagarono l’unica striminzita sconfitta sul campo della piccola Roma di “Picchio” e Ciccio Rocca.
La vendetta contro i cuginastri arrivò nell’ ’83.
Il Toro è sotto di due reti nel derby. E’ la Juve di Platini e Boniek. Manca poco alla fine, per la Juve sono 2 punti buoni nella corsa scudetto sulla Roma.
Accade l’assurdo: Dossena e soci vanno sul 2 pari.
E infine assestano il colpo mortale per il clamoroso 2-3.
Nasce il “tremendismo granata”, celebrato nei libri di Giampaolo Ormezzano.
Il resto è storia d’oggi, non più poetica. Ma neanche tragica. Dannatamente prosaica, ecco perchè il Toro ormai fa più B del Chievo o dell’Empoli.
A Catania non vince dal 1966.
FORMAZIONI: Catania ( 4-3-3 ) Pantanelli-Silvestri-Cesar-Bianco; Caserta-Baiocco-Anastasi; De Zerbi-Mascara-Del Core. Torino ( 4-4-2 ) Taibi-L.Martinelli-Dowdow-Ungari-Balestri; Nicola-Edusei-Vailatti-Rosina; Muzzi-Fantini.
Dirige De Santis di Tivoli.