Catania-Reggina 1-4

Un tonfo choccante e senza scusanti: mai gli amarento avevano vinto cosi fuori casa. Squadra senza un gioco, la classifica non e piu amica. QUATTRO GOL INCASSATI IN 40′–PAPERE DI PANTANELLI, ERRORI DA ORATORIO DI MILLESI E SARDO–SPINESI SI DIVORA SULLO
0-0 UN’OCCASIONE GROSSA COME UN MARE
Ora e sceso a 8 il margine sicurezza di un Catania che non si puo guardare piu di quanta paura fa e trasmette ai suoi sostenitori che, nascosti in casa dalla squalifica, pensano e rimuginano su tutto: su uno Spinesi che sulo 0-0 era stato servito da una maestosa serpentina di Vargas e si e divorato solo davanti al portiere un’occasione che da sola faceva capire come l’ennesimo pomeriggio di calvario fosse in agguato.
E non e questo l’unico pensiero deprimente: c’e un Millesi spedito a freddo in campo in luogo dell’ennesimo infortunato ( Colucci )che ne combina una grossa piu del Diavolo: si fa soffiar palla mentre tenta assurdamente di gestire la sfera all’indietro sulla fascia in fase di possesso,
Modesto accende i fari e serve in area il liberissimo Amoruso. Reggina uno Catania niente.
Partita chiusa. Il raddoppio e un tiro da lontanissimo di Foggia con pallone che passa demenzialmente sotto le gambe di Pantanelli per la gioia degli increduli panchinari amaranto.
Poi il terno con un rigore che sua maesta Sardo regala spingendo platalmente l’attaccante reggitano.
E non basta: il quarto piatto servito con l’invisibile Esteves che appena entrato si beve la difesa etnea depositando il gol.
Rossini accorcia su cross di Baiocco il migliore dei suoi.
Ma i 200 invitati di fede rossazzurra da minuti andavano contestando il tecnico Marino, correo, secondo loro, dello sfacelo.
Fischi inediti e preoccupanti, come la classifica che non sorride piu da settimane.
Da mesi.