Catania-Juventus 1-1 18′ giornata

Solo nel recupero la squadra di Ranieri trova il rigore ( molto dubbio ) del pareggio dopo una gara condotta a fasi alterne contro un grandissimo Catania che ha sfoderato una prestazione super. Per i bianconeri addio scudetto, il distacco dall’Inter e salito a 10 lunghezze. Il Catania a quota 22 e a meno due dall’UEFA e guadagna un altro prezioso punto sulla terz’ultima. Mercoldi c’e subito il Milan in coppa, in palio il passaggio ai quarti. I meriti di un Catania tatticamente piu forte della migliore Germania mondiale di tutti i tempi annichiliscono una Juve che salva la faccia ma non i bellicosi propositi di Ranieri che da settimane andava parlando di discorso scudetto ancora aperto.
Per lo “scudo” resta in aspettativa solo La Roma mentre i bianconeri – ora con un comunque meritato e raggelante meno 10 dall’Inter capolista in fuga – devono pensare a blindare almeno la terza piazza dagli attacchi della Fiorentina e dell’Udinese che si fanno sotto subito.
Il Milan e a meno 15 dalla signora ma se vincesse le tre gare da recuperare diventerebbe un’insidia in piu averlo alle spalle.
Insomma una Juve deludente e fuori dai giochi che contano.
In trasferta ha confermato il trend negativo e nonostante avesse fuori il solo big Camoranesi e nel finale di gara si sia schierata con un assurdo 3-3-1-3 con Palladino dietro tutte le punte a disposizione, la montagna partori il topolino sotto forma di uccellino.
Quello che accompagna il campione del mondo Alex Del Piero nelle sue vecchie pubblicita diuretiche: scorrono i titoli di coda quando il numero 10 binacnero accentua forse la caduta dopo un “contattino” con la caviglia di Biagianti appena dentro l’area.
Manco a dirlo e rigore. Tira Alex con una corsetta quasi alla Adriano Polenta ( che da queste parti era venerato in anni di vacche magre ).
L’onore juventino – almeno quello – e salvo.
K.o. evitato con un secondo tempo che ha visto un Catania un po’ troppo tirato nella sua metacampo dopo un primo tempo in cui aveva letteralmente annullato e travolto quel che resta della Juve.
Il gol di Spinesi su azione Vargas-Mascara sulla corsia tanto cara all’attuale governo italiano illuminava un Massimino strapieno ma inumidito per la pioggerellina fastidiosa che per fortuna non ha inciso sul campo, verdissimo e senza fango.
Il Catania e un po’ arrabbiato ma gonfia il petto: la signora assoluta del calcio italiano ha dovuto inseguirlo per un’ora e mezza quasi senza raggiungerlo.
Quasi.
IL TABELLINO COMPLETO:
CATANIA (4-3-3): Polito; Silvestri, Terlizzi, Stovini, Vargas; Edusei, Izco, Biagianti; Mascara, Colucci (21′ st Martinez), Spinesi (43′ st Tedesco). A disp.: 1 Bizzarri, 20 Gazzola, 4 Sottil, 22 Llama, 30 Millesi. All.: Baldini.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Salihamidzic (36′ st Iaqiunta), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Zanetti, Nocerino, Nedved (30′ st Palladino), Tiago (1′ st Marchionni); Del Piero, Trezeguet. A disp.: 12 Belardi, 2 Birindelli, 21 Grygera, 4 Almiron. All.: Ranieri.
INDISPONIBILI: Sabato, Morimoto; Andrade, Camoranesi, Zebina.
DIFFIDATI: Stovini, Morimoto, Vargas; Nocerino.
SQUALIFICATI: Sardo, Baiocco.
ARBITRO: Rocchi di Firenze (Copelli-Stagnoli/Herberg).
RETI: 15′ Spinesi (C), 91′ Del Piero (J) su rigore
AMMONITI: Izco (C), Stovini (C), Chiellini (J), Terlizzi (C), Salihamidzic (J), Nocerino (J)
SPETTATORI: 21.000 circa