CATANIA-FIORENTINA, I PRECEDENTI

Cenni storici sul club più titolato di toscana: la “A.C. FIORENTINA” è stata fondata ufficialmente nel 1926 da una fusione di sodalizi minori del calcio cittadino. A tale fusione aderì anche il “CLUB SPORTIVO FIRENZE”, che aveva cominciato la sua attività nel lontano 1912, uno dei sodalizi più forti del lotto succitato. I colori originari dell’A.C. FIORENTINA sono il bianco e il rosso. Le maglie viola con il giglio saranno adottate solo dal 1930, ma bisogna dire che il bianco e rosso resta ancora oggi nelle bandiere della squadra come antica reminescenza dei primi anni di vita.
La seconda squadra cittadina, la RONDINELLA FIRENZE, ha vestito con onore il biancorosso in tanti tornei di C/1.
La Fiorentina non venne ammessa alla prima serie A a girone unico nella stagione ’29/30, vi approdò solo nel 1931 vincendo la serie B.
Nel 2002 il glorioso sodalizio, all’epoca guidato da Vittorio Cecchi Gori, fallisce e a colmare il vuoto subentrano i Della Valle ( che sono in realtà marchigiani ) con la loro creatura iscritta in serie C/2 e dal nome latineggiante: “FLORENTIA VIOLA”.
Nel 2004 assume la denominazione di “ACF FIORENTINA 2002” senza però riuscire a riappropriarsi del glorioso marchio “AC FIORENTINA 1926”. Sottigliezze, suvvia…
Il palmarès è di tutto rispetto: 2 scudetti, 6 coppe Italia, 1 supercoppa italiana, 1 coppa coppe, 4 promozioni in A e 1 in C/1. E’ stata la prima squadra italiana a vincere una coppa europea nel dopoguerra aggiudicandosi nel ’61 la coppa delle Coppe.
Andiamo alle sfide più significative partendo da un leggendario 3-1 dopo tempi supplementari in coppa Italia ’36/37. Quel Catania giunse sino ai quarti di finale della manifestazione!
La prima partita in massima serie è datata 6 febbraio ’55, 0-1 viola, 1° di ritorno. La prima spartizione della posta giunse, invece, il 6 novembre del 1960, 1-1 alla 6° giornata. Restando negli anni ’60 elenchiamo anche gli altri due successi etnei: il primo assoluto in serie A è un pesante 3-1 che porta la data di domenica 1 ottobre 1961, eravamo appena alla 7° giornta.
Parte conclusiva della stagione, invece, per il 2-0 del 3 maggio ’64, 31° turno ( 14° di ritorno ), per quello che rimane l’ultimo successo conseguito contro la gloriosa squadra che fu di Hamrin e Baggio.
La più netta vittoria a Catania dei due volte campioni d’Italia corrisponde allo 0-3 del 26 settembre ’65, i rossazzurri quell’anno erano in odor di retrocessione.
Giriamo la boa del decennio delle canzonette – gli anni ’60 – e planiamo sull’unico 0-0 della serie, datato 11 ottobre 1970, quando tutti portavamo baffetti, basettoni, capelli alla John Lennon e… occhiali alla Arisa!
Il resto possiamo dire che è storia d’oggi, c’è l’amaro 1-1 del 29 maggio 2004, in serie cadetta. La prima partita ufficiale di Nino Pulvirenti da presidente. Quella sera Colantuono e soci “suonarono” la Viola meglio di Paganini passando in vantaggio con un eurogol di Emanuele Berrettoni ( un gran bel giocatore che avrebbe meritato assai di più di ciò che ha fatto ). Ma non ci fu verso, l’arbitro Messina decretò un dubbissimo rigore per gli ospiti realizzato dal “mitico” Riganò…
Meritato invece – secondo chi vi scrive- fu il k.o per 0-1 sul neutro di Rimini il 18 febbraio 2007, 5° di ritorno.
Luca Toni segnò solo all’ottantasettesimo ma il Catania non era mai esistito.
I doppi ex: Biagianti, Vargas possono considerarsi tali, ma perchè non Guerini ( ex-calciatore viola ) e Claudio Ranieri ( tecnico in Fiorenza anni fa )? Non dimentichiamo anche Massimo Cicconi e Michelangelo Minieri alla FLORENTIA VIOLA in C/2. Ultima cosa sull’ultimo precedente: “solito” 0-1 il 23 settembre 2007 con gol-lampo di Mutu. Rosso a Baiocco, mister Atzori in panchina per la squalifica del toscanaccio Baldini.