Pasquetta, tre idee per girovagare

Logo trasmissionePronti per la gita fuori porta di lunedi ma non sapete ancora dove andare ? eccovi tre mete da non perdere. Se non avete molto tempo e non volete percorrere molta strada è sufficiente dirigersi verso la vicina Siracusa dove, tra Priolo ed Augusta c’è la penisola di Magnisi, l’antica Thapsos, che si protende sul mare con un’estensione di 1,5 kmq. Ricordata dallo storico ateniese Tucidide (V secolo a.C.),come luogo in cui gli Ateniesi si accamparono in vista dell’assedio di Siracusa e come punto di sosta, ai tempi della colonizzazione (VIII sec.a.C.), dei fondatori della futura Megara Hyblaea, gli scavi archeologici hanno portato alla scoperta un importante insediamento preistorico di indubbio valore. Lungo la costa della penisola sono dislocate le necropoli, sia lungo il litorale settentrionale che in gruppi nella parte interna centro settentrionale della penisola.

Penisola Magnisi
Penisola Magnisi

Sulla sommità del pianoro, una tozza torre circolare fu eretta dagli Inglesi intorno al 1806 per proteggere da sud l’accesso alla baia di Augusta da eventuali attacchi della squadra napoleonica.

Dalla penisola di Magnisi alle Riserva delle saline di Priolo il passo è davvero breve per ammirare, tra le ciminiere del polo chimico, alcune tra le 216 specie di uccelli censiti in quest’area. Tra le specie avvistate e censite nella riserva c’è la sterna maggiore, il corriere di Leschenault e il piro piro fulvo.

Saline e torre
Saline e torre

Particolarmente suggestivo vedere tra le ciminiere questa piccola ma importante area umida eletta a luogo di sosta dal 40% delle specie migratorie che transitano nel Mediterraneo. Lasciata la costa orientale ci si può spostare in quella occidentale per un week end pasquale tra tradizioni e natura.

Serre della Pizzuta può essere la metà ideale per assistere alle celebrazioni della Pasqua Bizantina a Piana degli Albanesi, Contessa Entellina, Santa Cristina Gela, Mezzojuso e Palazzo Adriano. Il sistema montuoso delle Serre della Pizzuta, il nome deriva dal nome della cima più alta “ La Pizzuta” (1333 mt slm ), è caratterizzato da un sistema roccioso in cui è molto spiccato il carsismo di superficie e sotterraneo.

Panorama da Serre della Pizzuta
Panorama da Serre della Pizzuta

Interessante la grotta del Garrone dove, grazie alle peculiarità del microclima, sono sopravvissute felci molto rare per la nostra isola, tra le felci la linuga cervina e la Scolopendria emiontide.

Non solo piante ma anche aquile reali, falchi pellegrini, poiane e la più rara aquila del Bonelli. Dalle Serre della Pizzuta il panorama spazia sino alle Madonie e , visibilità permettendo, anche alla nostra amata Etna. Raggiungere Le Serre della Pizzuta è molto semplice, raggiunta Palermo si prosegue in direzione Sciacca sino allo svincolo per Piana degli Albanesi. All’interno della Riserva i sentieri sono segnalati con apposita segnaletica.  Buona Pasqua e buoni passi, attendiamo le fotografie e i selfie delle vostre gite.

Sebastiano Mazzarino