Impiantato il primo defibrillatore compatibile con la risonanza magnetica per il trattamento dell’arresto cardiaco improvviso

· Già realizzato con successo presso l’unità operativa di elettrofisiologia cardiaca il primo impianto dell’innovativo defibrillatore Idova, in grado di erogare la più alta energia fin dal primo shock, progettato per arrestare le aritmie cardiache più pericolose

· Uno dei più piccoli e più longevi defibrillatori impiantabili compatibili con la risonanza magnetica (RMN)

· Il Centro Clinico Diagnostico G.B. Morgagni, centro di eccellenza regionale per la cardiologia interventistica, con circa 500 procedure l’anno tra studi elettrofisiologici, ablazioni e impianti di pacemaker e defibrillatori

· In Italia si registrano circa 60.000 morti improvvise ogni anno. 1 caso ogni 9 minuti.

Sala Operatoria Morgagni
Centro Clinico Diagnostico G.B. Morgagni

Il Centro Clinico Diagnostico G.B. Morgagni di Catania si conferma in prima linea nel trattamento dell’arresto cardiaco improvviso grazie alla disponibilità di nuovi dispositivi, come il defibrillatore Idova 7®, uno dei defibrillatori impiantibili più piccoli e potenti al mondo e, a differenza di quelli tradizionali, permette ai pazienti di sottoporsi anche ad esami di risonanza magnetica (RMN).

“Abbiamo già realizzato con successo il primo impianto di questo dispositivo ad alta tecnologia, il più potente a livello di energia erogata fin dal primo shock, indicato, in particolare, per i pazienti ad alto rischio di morte improvvisa.” – afferma Giuseppe di Stefano, Responsabile dell’unità operativa di elettrofisiologia cardiaca presso il Policlinico Morgagni – La novità sta, inoltre, nel fatto che con questo nuovo dispositivo i pazienti possono sottoporsi senza alcun problema all’esame RMN, che è di fondamentale importanza per diagnosticare cancro e ictus, nel caso fosse necessario. Fino ad ora, per problemi di sicurezza, ai portatori di defibrillatori impiantabili era vietato sottoporsi a questo genere di esame.”

La morte cardiaca improvvisa è spesso causata da ritmi cardiaci veloci irregolari (tachicardie) che riducono drasticamente il flusso sanguigno e causano la morte entro pochi minuti. In Italia si registrano circa 60.000 morti improvvise ogni anno. 1 caso ogni 9 minuti. Il defibrillatore (ICD) fornisce una terapia istantanea molto affidabile durante tali eventi erogando al cuore impulsi elettrici ad alta energia che bloccano l’attività elettrica irregolare, cosicché il cuore possa ricominciare a battere regolarmente. Nel mondo la popolazione di pazienti che necessita dell’impianto di un defibrillatore è aumentata ad un ritmo del 10-15% l’anno circa. Nel contempo l’esigenza di sottoporsi ad una risonanza magnetica è cresciuta ad un tasso del 10% l’anno. Nel 2006 sono state effettuate circa 30 milioni di RMN nel mondo, mentre nel 2010 sono state circa 50 milioni.[1]

Idova rappresenta la seconda generazione di defibrillatori impiantabili compatibile con l’imaging a risonanza magnetica nucleare (RMN). Questo defibrillatore ed i relativi elettrocateteri (fili conduttori posizionati all’interno del cuore, collegati al defibrillatore) sono stati progettati e testati per ridurre le conseguenze ed i rischi che si verificano quando un paziente portatore di dispositivi impiantabili si deve sottoporre alla risonanza magnetica.

“ La disponibilità presso la nostra struttura dei dispositivi più all’avanguardia per il trattamento dell’arresto cardiaco improvviso conferma il ruolo del nostro centro quale ospedale di alta specializzazione e punto di riferimento regionale per la cardiologia. – continua Giuseppe Di Stefano – Presso la nostra struttura vengono eseguite circa 500 procedure l’anno tra studi elettrofisiologici, ablazioni ed impianti pacemaker e defibrillatori. All’interno della nostra attività ambulatoriale ci dedichiamo quotidianamente alla cura delle aritmie cardiache e dello scompenso cardiaco”.

Idova ® è, inoltre, dotato del sistema di monitoraggio remoto BIOTRONIK Home Monitoring®, che permette il controllo totalmente automatico e quotidiano dei parametri del defibrillatore e dei dati del ritmo cardiaco, permettendo di effettuare “a distanza” sia un normale controllo ambulatoriale sia rilevare precocemente eventi clinicamente rilevanti.