Il sindacato Sunia elabora un dossier nazionale sugli affitti: “A Catania il costo medio è di circa 650 euro per un trivani in zona semicentrale”

Emergenza casa, stamattina sit in di fronte alla Prefettura a sostegno della piattaforma per le politiche abitative.

Affittasi
Affittasi

A Catania il costo medio degli affitti è di circa 650 euro per un trivani in zona semicentrale. Se si considera che il reddito medio di coloro che hanno una casa in affitto si colloca tra i 15.000 e i 22.000 euro, si evince che la spesa per la casa grava sul reddito familiare tra il 30% e il 40%. E’ quanto emerge dal dossier nazionale sugli affitti elaborato dal sindacato del Sunia.

Stamattina Sunia, Cgil e Spi Cgil di Catania, hanno tenuto un presidio di fronte la prefettura a sostegno della piattaforma nazionale per le politiche abitative in occasione della “Giornata nazionale di mobilitazione degli inquilini”. Tra i punti più salienti del documento, la richiesta al Governo nazionale del blocco degli sfratti, del rifinanziamento del fondo per il sostegno all’affitto, dell’introduzione di una detrazione per gli inquilini.

Le segretarie delle tre sigle, Giusi Milazzo, Luisa Albanella e Nicoletta Gatto, chiedono che “a Catania siano messe in campo scelte inerenti le aliquote Imu per le prime case e per quelle a contratto concordato; va inoltre stipulato un protocollo d’intesa per disinnescare la mina sfratti, va definito un accordo tra proprietari ed inquilini per evitare che gli affitti sia degli alloggi che per le botteghe arrivino a livelli insostenibili.

La piattaforma territoriale prevede la ricognizione dei programmi costruttivi o di riqualificazione del Comune e dell’Istituto autonomo case popolari a cominciare dal completamento de i 144 alloggi di viale San Teodoro e di via Biagio Pecorino; il censimento del patrimonio pubblico riconvertibile in abitazioni di tipo civile a partire dal patrimonio comunale (es.ex portinerie di scuole e palestre); la manutenzione del patrimonio abitativo sociale, la riqualificazione del patrimonio pubblico dismesso e l’utilizzo a fini sociali, il contrasto all’occupazione abusiva e il rilascio degli immobili utilizzati impropriamente; l’avvio nei comuni della contrattazione territoriale sulle politiche abitative; la creazione di un protocollo d’intesa per arginare il fenomeno degli sfratti per morosità sostenendo chi è stato vittima della crisi occupazionale, chi è precario, chi è disoccupato; la definizione delle graduatorie pendenti per l’assegnazione degli alloggi; l’apertura di un tavolo permanente in Prefettura sul tema dell’abitare e sull’emergenza casa; la costituzione di un Osservatorio per il disagio abitativo; la definizione di programmi costruttivi di housing sociale per offrire una casa di qualità in affitto a canoni sociali ai giovani agli studenti agli anziani agli immigrati.