Fontanarossa: a Catania Report Pietro Agen fa chiarezza sul futuro dello scalo catanese

“Ridiventiamo un aeroporto normale. Tutto qui”. Pietro Agen, presidente della Camera di Commercio etnea, ha deciso di fare chiarezza sullo scalo catanese, dopo le voci moltiplicatesi negli ultimi tempi, di una sorta di guerra interna per la presidenza della Sac, in vista della scadenza del mandato dell’attuale presidente, Gaetano Mancini. Lo ha fatto ai microfoni di Catania Report, dove ha messo alcuni puntini sulle i.
“Si sono dette molte sciocchezze – ha affermato. La prima è quella di dire che sarà nominato il presidente, perché saranno nominati il presidente e l’amministratore delegato, perché la prima grande novità è che non ci sarà più un unico soggetto con le due cariche”.
Agen ha spiegato come la doppia carica avesse un significato in un momento di emergenza, sottolineando il buon lavoro svolto da Mancini, ma cribadendo come adesso le cose torneranno alla normalità.
“È chiaro – ha precisato – che, dato che sono sei i soggetti in campo, c’è un momento di confronto, per molti versi sereno, più duro per altri, come avviene in democrazia.
Nessuna lotta della presidenza, dunque, né tentativo di commissariamento della Camera di Commercio per mettere le mani sull’aeroporto. “Chi afferma questo – ha aggiunto Agen – mente sapendo di mentire”.
Non solo smentite, però: anche puntualizzazioni e la conferma di alcuni rumors, come quelli relativi alla presidenza uscente, quella di Mancini, espressione proprio della dell’ente camerale.
“È vero che c’è un confronto di idee, nel quale è stato, credo ingiustamente, coinvolto Gaetano Mancini, che sa da mesi che non sarà riconfermato e sa pure perché. Noi, infatti, abbiamo il principio “mai più di due mandati”, perché quello di presidente non è un mestiere ma è un impegno che non deve diventare un mestiere”.
Le cariche per la gestione dello scalo catanese, dunque, sono due, e “la Camera di Commercio ne ha rivendicata una – ha precisato Agen – per un proprio rappresentante”.
Agen ha anche precisato alcune questioni relative alla seconda pista, che non sarà una seconda pista, che “si farà”. “Sarà una nuova pista leggermente spostata rispetto a quella attuale, che diventerà pista di rollaggio. La nuova pista sarà in grado di ospitare tutti gli aerei che oggi volano nel mondo e questa operazione ci permetterà di recuperare un enorme piazzale per ospitare gli aerei e gli impianti”.
Agen è sembrato sicuro, tanto da azzardare una previsione: “con la nuova pista – ha detto – l’aeroporto etneo potrà crescere da 7 milioni di passeggeri a 12-13 milioni”.
Un progetto che comporterà, però, anche alcuni sacrifici, dato che per la realizzazione della nuova pista e per la sistemazione di quella vecchia, sarà necessario chiudere l’aeroporto “per parecchi Novembre”.
“Per 4 o 5 novembre soffriremo – ha evidenziato – questo lo dobbiamo dire, e speriamo di avere operativo Comiso che ci permetterà di soffrire un po’ meno.
Relativamente allo scalo ragusano, Agen, ha precisato come questo sia già in grado di funzionare e come il problema sia tecnico e riguardi i costi per la torre di controllo.

Ascolta l’intervista
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