Vicenza-Catania 0-2

Senza de Zerbi gli etnei dominano la prima frazione passando in vantaggio con un euro-Biso. Ripresa amministrata con raddoppio: primato solitario a 57 punti sonanti, Mantova e Cesena alle ecostole, Toro e Brescia si allontanano. Non c’e De Zerbi al Menti. In compenso c’e Gonzalez con la deliziosa figlioletta Maria Paz e giro di campo annesso. Saluti commossi di la e di qua degli schieramenti contrapposti ma leali. E c’e anche il Catania di Marino. La capolista: ci sarebbe anche il Vicenza di Camolese, ma e l’elefante etneo a renderlo modesto, a tratti invisibile.
Tra i due tridenti di mediana non c’e storia: 2 eserciri smisuratamente diversi. Da una parte un carrarmato come Baiocco, un lancia siluri come Caserta ed un cannone come Biso. Dall’altra tre buoni fantaccini resi immobili dalle prepnderanti forze avversarie.
Cosi nasce il successo di Vicenza: il settimo della serie “Catania fuori casa”, un telefilm gia visto.
Vitiello ( e Camolese ) cadono nella trppola di mister vice-Zeman. Caserta lo devasta e crea una voragine da quelle parti, Helguera non fa ne carne ne verdura mentre il solo Padoin deve vedrsela ( brutta ) con il terrificante Baiocco in giornata tipo mediano mundial.
Su un prolungato scambio Baiocco-Silvestri la sfera e messa in mezzo, voragine biancorossa sulla quale scappa come un treno inatteso Mattia Biso. Stop e gol di destro con i calzettoni abbassati alla Borghi.
Secondo centro per lui, gara indirizzata.
Camolese mette invano nella mischia l’ectoplasmico Fabbrini, Marino piazza Anastasi con Caserta ( un’ira di Dio ) avanti. Il Vicenza della ripresa sembra incoraggiante. Ma parate di Armandik non se ne vedono, Sgrigna ( con Carbone il migliore dei suoi )e Cavalli con Carbone provano.
Ma e dall’altra parte che si balla: Mascara si mangia il bis, poi un doppio Spinesi, prima assistito da Anastasi ( rovesciata ) poi da un taglio da fantascienza di Mascara ( alto ). Baiocco non mette dentro a pochi istanti dalla sirena quando i berici battono l’ultimo corner, Gino Sterchele prova a imitare il Taibi dei tempi migliori, ma fa male i conti, Sabato intercetta, Baiocco serve su un piatto d’oro a Mascara con l’undici di casa tutto all’attacco e Peppone fa 0-2 con la palla che si infila a porta vuota da distanza siderale: e il trionfo un giorno dopo il compleanno del presidente Nino Pulvirenti ( auguri ).
La vetta e sempre li, e manca una gara in meno. Marino ordina: “Piedi per terra!”, e la truppa esegue.