Usura e tentata estorsione: in nove finiscono in manette

Finiscono in carcere con l’accusa di usura e tentata estorsione 9 persone, tra queste un ispettore di polizia, un agente immobiliare e un commerciante di mobili. Già detenuto, inoltre per associazione mafiosa un pregiudicato, Carmelo Salemi, noto ‘Melu u ciuraru’ già con precedenti specifici. L’indagine della squadra mobile, coordinata dai magistrati della Procura distrettuale etnea, ha fatto luce su un giro di prestiti concessi a tassi usurai che arrivavano a sfiorare il 120 per cento annui. Vittima, un ex carroziere oggi commerciante nel settore dei ricambi e accessori di autovetture, avrebbe prima chiesto dei soldi in prestito, circa 25 mila euro, per far fronte ad alcune difficoltà del momento rivolgendosi agli ‘amici buoni’, riconducibili allo stesso giro di malaffare, i quali avrebbero fatto lievitare prima quella somma a più del doppio in un anno, minacciando poi la vittima gravi ritorsioni se non avesse pagato il debito. Il commerciante ha però deciso denunciare i propri aguzzini. Il convolgimento dell’ispettore di polizia – dicono gli inquirenti- riguarderebbe una sola circostanza: intercedere in favore del proprio fratello che era creditore della vittima.Per questo ha ottenuto gli arresti domiciliari. Il fratello, condotto nel carcere di piazza Lanza, è invece risultato vicino agli ambienti mafiosi del clan Santapaola, della frangia di Picanello.