Roma-Catania 7-0

STORIE DI TRENI E DI CAPPOTTI
Roma-Catania smetterà di essere un treno con indicata andata e destinazione. E’ ritornata ad essere una partita di calcio e non l’indicazione generica di due città accostate per via di uno sabuffante convoglio. L’ultimo Roma-Catania cascò di capodanno. Così dello
striminzito 1-0 capitolone dell’epoca non rimase nulla se non la corsa al cenone del primo dell’anno ’84. Anno funesto per le due squadre. Oggi si è tornati in campo e l’Olimpico sembra inguainato da una coperta ( all’epoca niente tribune coperte ). L’armadio dei cappotti va aggiornato con questo 0-7 che è la peggior cosa di sempre del Catania. Partendo dal 5-1 ramboniano di Pagani del ’78 di cappotti ne ho censiti 25. C’è il 4-1 nel vecchio stadio di Campobasso nel ’79, c’è il 5-1 anconetaniano a Pisa nel 1981. C’è il 4-1 di Varese ’85 e il 4-1 di Tricase. Basta? Ottavo casrtellino rosso, l’anno scorso in totale furono 12. Ahi, stiamo già messi male. La partita? Ingiudicabile: primo tempo da 4-0 e ripresa ancor peggiore, due gol irregolari un rigore non dato a Corona una traversa di Vargas su calcio franco. Ai tifosi del Catania un bel 10: hano vinto la loro partita sui tifosi di casa per 7-0, il tifo “lupino” era da picco post-prandiale. Tipo pennichella.