Cremonese-Catania, l’avversario

Tra un’amara risata con Ugo Tognazzi e una bella canzone di Mina quante storie all’ombra del Torrazzo, ma la squadra grigiorossa ha smarrito i fasti di un tempo e si appresta al ritorno in terza serie. La gara andra in diretta su Mix-Sport domenica 23 aprile alle ore 15:00 sul canale Rai Sport Sat. Cremona, citta piccola, tranquilla: provincia italiana, che volete farci? La citta che fu comune medievale tra i piu combattivi ha nel cosiddetto “Torrazzo” il monumento di maggior orgoglio. Tra i suoi figli piu illustri l’indimenticabile Ugo Tognazzi e la sempiterna Mina.
Ma per qualcuno il figlio prediletto e quel Gianluca Vialli che la Cremonese l’ha saputa portare in A dopo un’assenza di 54 anni.
L’Unione Sportiva Cremonese nasce nel 1903. Fa la sua ottima figura nei vari campionati adoppio girone dell’epoca, autentici antesignani della serie A a girone unico che verra varata a partire dalla stagione 1929/30.
La Cremonese si piazza ultima in quel primo storico torneo di A. Sedici punti in 34 gare, sul mitico “campo Testaccio” della Roma di Fulvio Bernardini perde addirittura per 9-0.
Per il calcio a Cremona non c’e piu storia. Arriva anche la serie C. Passano 53 anni prima di rivedere un team grigiorosso lottare per la massima serie. Stagione ’82/83, e la Cremonese di Emiliano Mondonico. Negli spareggi romani si contende il posto con Como e Catania. Sapppiamo tutti come e finita.
Questione di mesi: l’anno dopo e serie A, Gianluca Vialli ( non ancora ventenne ) e il leader di quella squadra.
Il ragazzo di Cremona verra ceduto alla Sampdoria, che ci costruira attorno il suo unico tricolore.
Nonostante l’ingaggio di Juari e il cambio di sponsor ( dalle maglie grigiorosse sparisce il mitico marchio Grana Padano ) il ritorno in A e penoso: subito la cadetteria, senza lottare. Il ciclo di “Mondo” si chiude a Cremona per riaprirsi a Bergamo, anni dopo.
A sostiturlo viene chiamato Bruno Mazzia, che ha Campobasso aveva tentato di racccogliere la pesante eredita di Pasinato.
Stagione ’86/87: allo Zini una sconfitta casalinga con il Pisa di Anconetani vanifica i sogni promozione, si va agli spareggi. Una maledizione, sara il Cesena a spuntarla sul Lecce, grigiorossi subito fuori.
Due anni dopo stessa sorte, spareggio secco a Pescara contro la Reggina dei miracoli di Nevio Scala. I calabresi si portano dietro 25 mila tifosi, farcela sembra impossibile ancora una volta. Non sara cosi: un curioso pelato guida il centrocampo dei padani: e Attilio Lombardo, altro astro nascente. Finira ai rigori con la Cremonese vincente nell’assordante gelo dello stadio.
Delle cosiddette squadre ascensore La Cremonese e l’esempio massimo:serie B-serie A-serie B, all’infinito.
Si sale e si scende, e i tifosi mugugnano. Ce l’hanno con Domenico Luzzara, signore di provincia e padre-padrone dei grigiorossi. L’argentino Dezotti ela meteora Limpar non salvano la baracca. Sara Gigi Simoni a compiere il miracolo: con Erminio Favalli come d.g. si mette mani all’organico. Gualco e Chiorri della vecchia guardia restano, il portiere Turci sostituisce Rampulla noto solo per un inutile gol all’Atalanta. In attacco arriva un certo Tentoni Andrea dalla Vis Pesaro.
Saranno gli anni piu belli. Arrivano due salvezze consecutive in A. Alllo Zini si esibisce gente come Milanese, Chiesa, Florjiancic, lo sloveno che entra subito nel cuore dei tifosi. E poi il vivaio fiorentissimo: i fratelli Pirri, Ferraroni, il trio Bonomi-Marcolin-Favalli ceduto alla Lazio.
La favola finira nel ’96 col ritorno in B. E poi, l’anno dopo, con il declassamento in C. Nel 2000 la dolorosa retrocessione in C2 per mano del lecco ai play-out.
Il resto e storia d’oggi: Luzzara lascia, a furor di popolo Gigi Gualco presidente. Dopo 5 anni tra C2 e C1 il ritorno in cadetteria. Grazie a Giorgio Roselli tecnico dei miracoli ( gia esonerato ).
La Cremonese e oggi una societa confusa e impreparata, probabilmente destinata ad un nuovo balzo all’indietro.
Niente a che vedere con gli anni di padron Luzzara, che di quella Cremonese era padre e artefice sommo.