Cremonese-Catania 2-4

Nella giornata migliore risorge l’intero tridente ( tutti a segno ) destinatario di critiche nell’ultimo periodo. Prestazione monumentale del “tridente-bis”, quello di mediana, con Caserta autore di una marcatura da antologia e l’accoppiata Biso-Baiocco che ha dispensato dinamismo e personalita da vendere. Vantaggi immutati su terza e quarta in graduatoria, ma le gare da giocare sono ora 5. Sotto il sole ( inatteso? ) dello Zini, con piu tifosi del Catania che locali a far chiasso, la squadra di Marino ( ma Mezzini in panca per far scontare al capo-allenatore la seconda e ultuma giornata di squalifica ) gioca il calcio che sa e che puo riducendo il piccolo avversario ad una poltiglia via via sempre piu sbiadita.
Sia chiaro: la Cremonese e attesa da una retocessione che pareva gia tale dopo appena una decina di gare. La bravura di Della Casa e qualche scatto d’orgoglio dei ragazzi in casacca grigiorossa ha impedito di celebrare con largo anticipo l’enesimo capitombolo in terza serie.
E’ un Catania gioioso e giudizioso, che non si lascia irretire da una cosa che sembra a meta strada tra un incidente fantozziano e una zebinata difensiva. Stiamo parlando del gol di Dedic in apertura: Biso lascia scappare il contropiede, Sottil e Pantanelli si accasciano uniti permettendo allo slavo di trovare l’illogico goal dell’1-0 lombardo.
Palla a terra il Catania costruisce e zittisce. C’e De Zerbi sulla destra, c’e Silvestri sullo stesso binario. C’e Mascara dappertutto. E poi i 2 capelloni di meta-campo fanno il comodo a loro, con quel biondo di Baiocco meritevole anche di un gol ormai. E’ un Catania di sconcertante personalita: va al te con il vantaggio di un gol e di un uomo ( Carotti via per doppio giallo, era uno dei pericoli potenziali ) sfiorando il terno che arriva, puntuale, nella ripresa con Fabio Caserta che raccoglie l’ennesima lavorazione di un De Zerbi in formato mundial e scassa la porta del pur bravo Bianchi con un incrocio dei pali da codice penale.
Un rigoretto che fa felice Carpareli non riapre la gara perche Mascara e De Zerbi, con un palleggio morbido, vanno a trovare il 2-4 definitivo con Rudy che irride il pipelet locale : cucchiaino e tutti sotto la curva. Come a fine gara, dove trovava spazio anche l’esordio lampo di Renato Olive, maglia scura n’8 sulle spalle. Insomma un trionfo: specie a destra, dove 3 intercity targati Catania sfreccivano senza curarsi delle “coincidenze” da rispetare. E detto per inciso, c’e sembrata troppa piccola la stazioncina dello Zini per tre frecce simili. E per l’intero Catania, meritevole di “stazioni” piu prestigiose in cui sfrecciare.