Catania-Triestina 1-1

E’passata un’altra giornata e il Catania resta secondo a piu 3 dalla terza. Ma la prova del Massimino ha lasciato tutti con qualche dubbio: i nostri hanno ancora birra in corpo? I nostri hanno ancora birra in corpo? C’e qualche minuscola crisetta strisciante in seno alla squdra? In verita parebbe di no: al di la del pari contro un avversario nervoso e battagliero i rossazzuri non hanno palesato particolarei flessioni tali da fare disperare. La cabala poi ha fatto la sua parte: non si pareggiava in casa dal 4 novembre, anticipo di campioonato contro il Toro, 1-1.
Eccettuata la parentedi reggitana con relativa sconfitta in favore del Bari erano state tutte vittorie nel fortino del Massimino. Adesso un nuovo pari. Meglio ora ( e con tre punti di margine sulla terza sedia ) che piu avanti con poche gare da giocare, perche e vero che il calendario e ( o pare ) piu agevolre ma le squadre lottano tutte piu di prima e si rischia di lasciarsi distrarre. La tenzone con l’undici tergestino, giudato con mano tremante da Agostineli, ha mostrato come una formazione che badi a coprire gli spazi e a mantenere la palla sulla linea di centrocampopo sa avere la meglio sulla Marino-band, da due settimane trascurata dalla stampa nazionele che punta la sua attenzione sull’attuale capolista.
Gli adriatici, ad onor del vero, hanno anche avuto lo sparo della vittoria in non poche occasioni, nella prima frazione l’ottimo Eliakwu ha preferito servire lateralmente un compagno peraltro non libero piuttosto che calciare da fantastica posizione. La ripresa s’e aperta con lo splendido gol di De Zerbi su combinazione rapida e strappa-applausi. Il fantasista bresciano ha sentito il bisogno di andare ad esultare sotto la sud senza maglia: ammonizione “gioiosa”. Il pari ospite e giunto su un calcio piazzato a seguito di una palla balzata sul montante dopo colpo dei testa di Lima. Borgobello, sin li piu addormentato di una piramide, l’ha messa dentro:1-1. Proprio confermando un vecchio teorema: gol mangiato gol subito, perche pochi minuti prima Spinesi ( ancoras lui ) mandava giu come caramella un gol che avrebbe segnato chiunque, un errore pesante.
Nel finale anche un montante colpito dala stoico Cesar, segni del destino.