Catania-Sampdoria, i precedenti

Fu fondata il 1° agosto del 1946 dopo la fusione di due club genovesi ( la ANDREA DORIA e la SAMPIERDARENESE ) che a loro volta erano stati fondati alla fine dell’ottocento.
Il suo peggior periodo storico cadde tra il 1977 e il 1982, cinque campionati consecutivi di cadetteria.
Al contrario, il miglior periodo storico blucerchiato è assai recente: tra il 1982 e il 1997. Quindici anni di successi con uno storico scudetto ( 1991 ), 4 coppe Italia, 1 coppa coppe e 1 supercoppa italiana. All’interno di questi anni ruggenti all’ombra della lanterna anche due tragiche finali europee perse per un soffio: finale di coppa coppe dell’89 a Basilea e finale di coppacampioni a Londra nel ’92. In entrambi i casi fu il Barcellona a togliere i nastrini blù e cerchiati dalle prestigiose coppe. In maniera sempre immeritata per quel formidabile complesso guidato dal “Vujke” Boskov e che aveva in Mancini-Vialli l’accoppiata invincibile. A quelle tragiche sconfitte doriane faceva puntualmente da contraltare la gioia genoana: all’epoca si soleva inscenare finti funerali per le strette vie cittadine dove però le lugubri bare portate a spasso erano verissime…
Andiamo a rifare la storia dei precedenti più significativi partendo da uno squillante 3-0 datato 18 dicembre ’60, 11° giornata. Calvanese, Biagini e nel secondo tempo Morelli spazzano i liguri per un Catania che vola in alta quota per quell’anno.
Come detto i genovesi spesso hanno saputo portare a casa l’intera posta, come ad esempio hanno fatto il 23 febbraio del ’64 quando con un pesante 1-5 inflissero ai catanesi una delle peggiori sconfitte casalinghe di sempre.
Il 19 ottobre ’80, siamo appena alla 6° di campionato di B e già circolano malumori tra la tifoseria etnea. I rossazzurri – neopromossi – non hanno ancora vinto una gara e perdono ancora, 1-2. Scoppia il finimondo allo stadio con incidenti e contestazioni. Quello rimane l’ultimo successo ligure a Catania.
Pari e patta il 25 settembre ’83, in serie A, 3° giornata, con le reti di Zanone e pareggio di Pedrinho che si arrampica sulle recinzioni della sud per festeggiare il suo primo gol in campionato al Cibali. Gli anni ’80 vedono un’ultima partita tra i due club: in coppa Italia, girone estivo, il 25 agosto ’85. Zero a zero, gara diretta da Casarin, ma quella era già una grande Sampdoria allenata per l’occasione da Eugenio Bersellini.
Le due squadre si ritrovano dopo quasi vent’anni, in B, il 16 marzo del 2003. Uno 0-0 assai tattico con gli uomini di Novellino che difendono il primato e Reja – tecnico rossazzurro d’epoca – che fa quel che può. Arriviamo ai giorni nostri: come dimenticare il 4-2 di sabato 23 dicembre ’06? Tripletta di Spinesi e Caserta per gli etnei, una partita bellissima che chiuse in modo indimenticabile l’anno di grazia 2006, il più bello di sempre nella storia dell’Elefante.
Capitolo doppi ex: Castelllazzi, Delvecchio e Padalino sono tutt’ora con l’undici del “Baciccia”, ma non dimentichiamo Edusei, lo stesso Zenga, la coppia Vierchowod-Salsano che allenò il Catania in C/1 all’inizio dei duemila…
Infine l’ultimo precedente datato 28 ottobre ’07: 2-0 siciliano firmato Mascara-Martinez, una gara stra-dominata dai rossazzurri ma che verrà ricordata per la “cassanata” del 39° con “Fantantonio” misteriosamente auto-infortunatosi e uscito “sic et simpliciter” dal campo senza dare cenni o spiegazioni!