Catania-Livorno 3-2

LA STORIA CHIAMA, CATANIA RISPONDE
Come ( e forse meglio? ) di 40 anni fa. Il Catania e Catania provano a tornare ai fasti del passato coi piedi ben piantati nel radioso presente: 11 domeniche passate, quarto posto in coabitazione, zona-champions, zona-uefa: fate voi. Splendida la rimonta su un Livorno che Arrigoni vuole sparagnino e poi ridisegna nel corso della gara anche con connotati peggiori. La storia chiama: Catania risponde. Presente. Otto gare fruttifere su 11, 6 trasferte e 5 in casa ( si fa per dire…due erano in neutro a porte chiuse ), il Milan dietro anche sommando la penalizzazione, due bomberoni con 5 reti a testa all’attivo. Non sara sempre cosi. Non andra sempre cosi. Ma andate a spiegarlo ad una tifoseria pazza di gioia. Catania seconda forza del sud povero e canterino, cialtrone e caloroso insieme. Finalmente una squadra che non ha l’obbligo di far punti a tutti i costi per dover salire di categoria. Cosi ci si puo dedicare alla cura del gioco. I pronostici di quest’anno erano foschi: la squadra di Marino ha quasi gli stessi punti della passata stagione dopo 11 giornate, sol che l’anno scorso si era in B e si inseguiva il Mantova, quest’anno in veta si insegue l’Inter. Gara non perfetta contro i labronici si dira: Edusei lascia scappare il religiosissimo Bakaioko e Paulinho la mette dentro su angolo lemme dalla destra d’attaco con un Vargas portato piu ad attacare che a difendere. Ma sono quisquilie, pinzilacchere come diceva il grande Toto: Spinesi porta in vantaggio i suoi e poi si mette la maglia a tartaruga. Caserta segna l’immediato 2 pari e piange per il non ottimo stato di salute del padre ( auguri ). Corona la sbatte dentro su sberla del solito pisano: stadio in estasi al 90′. Doppio tabu sfatato: Massimino ufficialmente riconquistato dopo il 2-0 al Pisa del 1983 e Corona col primo gol in casa per giunta risolutore.
Il sole splende alto su Catania… LA STORIA CHIAMA, CATANIA RISPONDE
Come ( e forse meglio? ) di 40 anni fa. Il Catania e Catania provano a tornare ai fasti del passato coi piedi ben piantati nel radioso presente: 11 domeniche passate, quarto posto in coabitazione, zona-champions, zona-uefa: fate voi. Splendida la rimonta su un Livorno che Arrigoni vuole sparagnino e poi ridisegna nel corso della gara anche con connotati peggiori. La storia chiama: Catania risponde. Presente. Otto gare fruttifere su 11, 6 trasferte e 5 in casa ( si fa per dire…due erano in neutro a porte chiuse ), il Milan dietro anche sommando la penalizzazione, due bomberoni con 5 reti a testa all’attivo. Non sara sempre cosi. Non andra sempre cosi. Ma andate a spiegarlo ad una tifoseria pazza di gioia. Catania seconda forza del sud povero e canterino, cialtrone e caloroso insieme. Finalmente una squadra che non ha l’obbligo di far punti a tutti i costi per dover salire di categoria. Cosi ci si puo dedicare alla cura del gioco. I pronostici di quest’anno erano foschi: la squadra di Marino ha quasi gli stessi punti della passata stagione dopo 11 giornate, sol che l’anno scorso si era in B e si inseguiva il Mantova, quest’anno in veta si insegue l’Inter. Gara non perfetta contro i labronici si dira: Edusei lascia scappare il religiosissimo Bakaioko e Paulinho la mette dentro su angolo lemme dalla destra d’attaco con un Vargas portato piu ad attacare che a difendere. Ma sono quisquilie, pinzilacchere come diceva il grande Toto: Spinesi porta in vantaggio i suoi e poi si mette la maglia a tartaruga. Caserta segna l’immediato 2 pari e piange per il non ottimo stato di salute del padre ( auguri ). Corona la sbatte dentro su sberla del solito pisano: stadio in estasi al 90′. Doppio tabu sfatato: Massimino ufficialmente riconquistato dopo il 2-0 al Pisa del 1983 e Corona col primo gol in casa per giunta risolutore.
Il sole splende alto su Catania…