Catania-Crotone 3-2, l’urlo della capolista

Ancora sotto di un gol nel primo tempo, nella ripresa sguaina fuori l’ennesima rimonta: e la capolista solitaria da 2 giornate. Partita bellisima con 5 reti una piu bella dell’altra. Onore al Crotone ottimo avversario. La capolista. La capolista e una bestia rara, nera e terrificante. Appare all’improvviso come la luna che sbuca tra le nebbie. Appare. E dilania. La senti scendere i gradini della sua tana e poi t’accorgi che per te e finita. Che la bestia che hai di fronte sputa sangue fino all’ultimo, a morsi distrugge gli avversari. La capolista e un mostro a 11 teste, 22 gambe. Un’ iradiddio fiammeggiante e maestosa, dal’incedere massiccio e potente: la capolista e il duplice urlo di Spinesi, l’artigliata di Mascara, il fuoco e fiamme di tutti gli altri. la capolista e capolista se ha avversari valorosi a contrastarla. Il Crotone di mister Gasperini e tra questi. La miglior squadra vista al Massimino per il primo tempo. Velocissima ed inesauribile. Pricolosissima, ha dato scacco matto al Catania di Marino sostituito per l’occasione da Massimo Mezzini in panca. Onore davvero a questo Crotone, “Gaspa” la stava facendo grossa, perche in mediana Cardinale ha giganteggiato, sulla fascia Konko e Galardo han fatto la differenza. E poi c’e Juric, chapeau sul suo sinistro da calcio franco. Esecuzuione perfetta. Jeda ci ha meso il tacco e pareva davvero la sera della resa. Macche, ripresa: fuori Caserta dentro Lucenti. Fuori Galardo. Il mostro a 11 teste ha messo fuori la testa. E sono guai. I pitagorici non escono piu e il Catania impatta su rigore. Ma non e sazio. La capolista torna a dilaniare: lo fa con la grazia di Peppone Mascara, giocatore per passione, artista per professione. La capolista. Consumato il fiero pasto si rintana, ma a te, inerme spettatore, in testa ti resta fiondato lo spaventoso urlo che l’accompagna mentre appare o sparisce. Nel nulla.