28 / 05 /2006 Catania in serie A

LA PARTITA: Catania un po’ contratto in avvio ma presto i rossazzurri prendono in mano le redini del’incontro passando in vantaggio con la Torre di Pisa-Spinesi. Il pari dell’Albinoleffe a fine primo tempo abbassa l’entusiasmo che si riaccende per non piu spegnersi in tutta la ripresa.
[ nella foto il magnifico bandierone autofinanziato srotolato in curva nord ] Festeggiare la A dopo 23 anni.
Festeggiarla a casa propria. In maniera smodata, continua, irrefrenabile. Neanche il piu ottimista tra i tifosi catanesi avrebbe mai immaginato un finale cosi bello da scolpirlo in testa per sempre.
Le due squadre sono scese in campo accolte da un incendio di bandiere rossazure su ogni angolo dello stadio. Bellissimo. In curva nord ( cosa mai vista a Catania ) e apparso un gigantesco bandierone capace di ricoprire l’intera curva con i colori rossazzuri, sull’immenso velo di stoffa era scritto a caratteri cubitali: CURVA NORD CATANIA, con il glorioso stemma della societa di piazza Verga campeggiante al centro.
Una cosa mai vista. Anche in Curva sud campeggiava un bandierone gigantesco tra le migliaia di bandierine coloratissime.
Splendidio il colpo d’occhio in tribuna B dove trovavano posto alcuni big d’eccezione: l’ormai solito Ignazio La Russa e Rosario Rannisi del IL GRANDE FRATELLO e LA FATTORIA. Come fallire in un clima simile?
Ma i primi istanti di gioco son terribili, gli ospiti sembrano piu in palla mentre il Catania come attanagliato da una paura primordiale.
Basta poco, segna Spinesi. Lo stado esplode. Ma e presto troppo presto. Il Catania non chiude la partita anzi subisce il pari di Nello Russo ( gran gol ) ma ancora Spinesi fallisce incredibilmente il 2-1.
Si va al riposo preoccupati.
Ma il Catania che riemerge dagli spogliatoi ha sangue davanti agli occhi. Attacca costantemente ( in fin dei conti l’Albinoleffe a parte il gol non produrra nulla ) e comincia a serrare gli ospiti nella loro area.
Il gol del neo entrato Del Core per Russo e la migliore dimostrazione della voglia di vincere e di A.
E’ un gol strano: alla fine e “il genietto di Barivecchia” a far breccia in modo sbilenco far gol scatenando l’entusiasmo tra la massa dei tifosi che vede riaprirsi le porte del paradiso.
Si soffrira ancora tra urla e scongiuri ma con un Catania via via sempre piu attento e financo baldanzoso. Pronto a sfiorare il tre a uno. Tre invece arrivano, e sono i fischi di Farina. Ed serie A.

28 / 05 / 2006 Catania in serie A

Dopo 23 anni d’attesa il Catania torna nella massima serie battendo in casa l’Albinoleffe per 2-1 che non ha ceduto un millimetro. Di Del Core il gol decisivo davanti ad un pubblico straripante e letteralmente in delirio al triplice fischio del signor Farina di Novi Ligure. Caroselli e feste sciolte solo ad alba inoltrata. In qualunque angolo della citta bandiere e festeggiamenti sfrenati.
[ nella foto il momento toccante della marcatura risolutiva di Umberto Del Core, tutti lo inseguono impazziti di gioia ] Ore 17:53 dell’ultima domenica di maggio del 2006, ultima giornata del lunghissimo torneo di serie B. L’arbitro Farina di Novi Ligure dichiara concluso il confronto tra Catania e Albinoleffe, i rossazzurri hanno vinto 2-1. La serie A un sogno che si materializza dopo un’attesa durata 22 anni.
Quella seria A lasciata malamente nel 1984. Ora i tifosi gia sognano il nuovo calndario 2006/2007 con la seria A, le partite importanti…non fa nulla se non ci sara la Juventus. Al presidente Nino Pulvirenti non interessa. L’importante che ci sia il suo Catania: una creatura perfetta.
Una fiammegiante e spaventosa idra endecacefala. Terribile e vincente. E i numeri parlano chiaro: 78 punti, 40 all’andata e 38 al ritorno.
Sessantasette gol fatti ( miglior attacco ) con Spinesi che ha superato il suo record di marcature in una sola stagione, 23 reti.
E po i Mascara, i De Zerbi, i Baiocco , i Caserta i Biso. I Sottil. Un’impresa che restera nei cuori e negli annali, ma nei cuori di quei tifosi che hanno festeggiato tutta notte fra caroselli improvvisati in ogni dove il ricordo restera indelebile, scolpito a chiare lettere di fuoco nel DNA di ognuno.
Una squadra che ha sbaragliato la concorrenza divertendo e divertendosi, e arrivata con un po’ d’affanno al finale, d’accordo, ma ha pur sempre incamerato 78 punti sonanti.